giovedì 13 settembre 2012

Cappellani militari, ecco quanto ci costano


Cappellani militari. Fra i contributi pubblici forse meno noti a favore del mondo cattolico esiste quello relativo al pagamento degli stipendi e delle relative pensioni ai cappellani militari italiani. Avete letto bene. Soldi pubblici per il sostentamento economico dei cappellani militari e per il mantenimento dei loro uffici centrali. A cosa servano i capellani militari, cioè quale sia la loro reale funzione oggi, non è ben chiaro, forse anche perchè se ne parla assai raramente.  E' chiarissimo, invece, che il loro costo grava interamente sulle casse pubbliche.
L’Uaar (Unione degli Atei e Agnostici Razionalisti), nell'inchiesta "I costi della Chiesa", lo ha stimato in circa 12 milioni di euro ogni anno. Una cifra questa che va però rivista al rialzo; infatti vanno aggiunte le migliaia di euro, di cui non esiste una stima precisa, per il loro "aggiornamento spirituale e culturale". Tutti costi, si è scoperto, sempre a carico dello Stato italiano. Già, lo Stato paga anche per i meeting periodici di questo personale ecclesiastico, convocato (qui la lettera di convocazione), per esempio, il prossimo 24 Settembre per tre giorni alla Casa Domus Pacis di Assisi, un hotel di proprietà dei frati minori francescani, a 75 euro al giorno per la pensione completa. Ovviamente tutto a carico del bilancio della Forze Armate.
Dunque. Il cristianesimo, in origine, vietava ai soldati addirittura il battesimo. Poi, con la nascita dell’impero cristiano costantiniano, le cose cambiarono, e i religiosi cattolici in guerra cominciarono ad assolvere la medesima funzione svolta dai loro omologhi di altre religioni: cercare di dare un senso all’attività di uomini che rischiavano la pelle per ragioni a loro spesso incomprensibili.
Ma oggi in Italia, in uno Stato laico, o meglio, che dovrebbe esserlo, e che nella sua Costituzione (art. 11), afferma di ripudiare la guerra, che senso ha un corpo di sacerdoti militarizzati pagati, tra l'altro, con soldi pubblici?

Leggi anche l'interessante articolo di Luca Kocci pubblicato su Il Manifesto.
Per leggere l'inchiesta completa "I costi della Chiesa", clicca qui.

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