martedì 2 febbraio 2016

Soldi ai partiti, nuova legge contro il M5S


Soldi ai partiti, ecco la nuova legge contro il MoVimento 5 Stelle.
Tutto nasce da una norma introdotta dal pd nel decreto Milleproroghe che prevede una multa da 200mila euro per le forze politiche che non certificano la regolarità dei bilanci. Adempimento necessario per ottenere i finanziamenti pubblici ai partiti presenti nell'apposito Registro.
Dove il M5S non è però iscritto, avendo rinunciato ai rimborsi elettorali.

Danilo Toninelli (M5S): "Ci sanzionano perché non vogliamo i soldi pubblici. Siamo al teatro dell’assurdo, presentati subemendamenti per cancellare l’ennesima porcata". (video)

Questa la denuncia dell'espenente 5Stelle su facebook dopo aver letto un emendamento al decreto Milleproroghe presentato dai due deputati pd Ernesto Carbone e Sergio Boccadutri, da cui prende il nome la contestata legge che elargisce una tranche del finanziamento pubblico ai partiti senza controlli sui bilanci (provvedimento approvato in tempi record qualche mese fa col parere contrario del M5S).


Nello specifico: oltre a prorogare al 15 giugno 2016 il termine entro il quale i partiti dovranno presentare i rendiconti relativi al 2013 e 2014, un controllo che la Commissione preposta (istituita da una legge del governo Letta) avrebbe già dovuto operare salvo dichiararsi impossibilitata per mancanza di personale, l’emendamento prevede che "ai partiti e ai movimenti politici che non ottemperano all’obbligo di trasmissione degli atti" che certificano la regolarità stessa dei bilanci "nei termini previsti, o in quelli eventualmente prorogati da norme di legge, la Commissione applica la sanzione amministrativa di euro 200.000".

"Con la proroga ‘farlocca’ dei termini per la presentazione dei bilanci, utile soltanto a fare in modo che l’emendamento non fosse giudicato inammissibile, il partito di Renzi ci vuole far pagare una multa salata perché abbiamo rifiutato i soldi del finanziamento pubblico" rincara la dose Toninelli a ilfattoquotidiano.it. Il M5S, spiega ancora il deputato, "non si è iscritto al Registro dei partiti, cioè quello tramite il quale si ha accesso ai finanziamenti, proprio perché è l’unico modo per non incassarli. Al momento la multa prevista per chi non presenta il rendiconto è la cancellazione dal Registro – aggiunge – mentre con l’emendamento Carbone-Boccadutri viene addirittura introdotta una sanzione amministrativa. Il tutto con effetto retroattivo perché riguarda gli anni 2013 e 2014". Perciò "abbiamo già depositato dei subemendamenti con i quali, in sostanza, specifichiamo che ‘solo i partiti iscritti al registro che non presenteranno il rendiconto saranno sanzionati’".

Una "norma anti-M5S", denunciano i parlamentari del MoVimento di Beppe Grillo. Insomma, l'ennesimo tentativo da parte della maggioranza del governo Renzi per ostacolare in tutti i modi il MoVimento 5 Stelle.
Scandaloso!


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