martedì 9 settembre 2014

Clima, allarme ONU: "Effetto serra record"


Brutte notizie sul fronte dei cambiamenti climatici. Le emissioni di gas serra hanno raggiunto nel 2013 livelli record nell'atmosfera e negli oceani.
Lo riferisce l'Organizzazione Meteorologica Mondiale (OMM), agenzia delle Nazioni Unite, spiegando che si è registrato il maggior incremento, nel periodo 1984-2013, di C02 in un anno.
"Sappiamo con certezza che il nostro clima sta cambiando e che le condizioni climatiche diventano sempre più estreme a causa delle attività umane". "Le emissione di C02 passate, presenti e future avranno un impatto sul riscaldamento globale e l'acidificazione degli oceani. Le leggi della fisica non sono negoziabili", ha spiegato il Segretario generale dell'OMM, Michel Jarraud, nella nota che accompagna il rapporto, il Greenhouse Gas Bulletin.
Inoltre, è bene sottolineare come l'aumento della concentrazione di CO2 nell'atmosfera, che ha portato a un record assoluto nel 2013, è dovuto anche a una minore capacità della Terra di assorbire questo gas; deforestazione e acidificazione degli oceani stanno limitando la capacità della biosfera di reagire alle emissioni umane.
 
Sergio Castellari, delegato del Governo italiano all'Ipcc e ricercatore del Centro Euromediterraneo sui Cambiamenti Climatici, ha affermato che il trend delle emissioni di CO2 e degli altri gas serra, evidenziato dall'ultimo rapporto dell'OMM, è in linea con lo scenario peggiore elaborato dai climatologi mondiali, ed è un forte 'campanello d'allarme' per tutti i Paesi.


''Questo bollettino conferma quanto già aveva detto l'Ipcc nel suo ultimo rapporto - spiega Castellari - e cioè che la crisi economica ha rallentato il trend di crescita delle emissioni solo per un paio d'anni. Le emissioni oggi sono molto più alte di vent'anni fa, e il record raggiunto è un grosso avvertimento sulla necessità di trovare un accordo globale sulla riduzione delle emissioni". "Il tempo stringe - sottolinea Castellari - occorre trovare delle soluzioni legalmente vincolanti che comprendano anche i Paesi ad economia emergente in via di sviluppo, come Cina e India. Infatti ormai tutti i Paesi in via di sviluppo emettono la percentuale maggiore delle emissioni annuali di gas serra".
La prossima occasione di negoziato sarà la conferenza di Lima (Perù) questo dicembre e si spera di arrivare ad un testo di trattato globale sul clima che venga adottato dai paesi dell'ONU alla conferenza di Parigi a fine del 2015.
 
Ritengo che tutti i Paesi dovrebbero prendere sul serio l'allarme sul clima lanciato oggi dall'ONU e assumere con la massima decisione e rapidità tutte le misure necessarie a scongiurare effetti disastrosi che sono prodotti dall'attività dell'uomo e in particolare dall'uso di carbone, petrolio e gas.


Potrebbe interessarti anche:
Clima impazzito, ecco chi ci guadagna

Nessun commento: