mercoledì 30 aprile 2014

Il WiFi è pericoloso per la salute? Scopriamolo insieme


Oggi viviamo immersi in campi elettromagnetici di ogni genere, naturali (sole, magnetismo terrestre, etc...) e artificiali, cioè creati dall'uomo (elettricità, radio, tv, WiFi, vari dispositivi mobili, etc...).
In particolare vedremo quali tra le onde prodotte dai cellulari e dai sistemi WiFi, sono le più pericolose e quali accorgimenti prendere per ridurne gli effetti nocivi alla salute.
 
Il quesito quindi è: il WiFi è pericoloso per la salute?
 

giovedì 24 aprile 2014

Peppino Impastato, Radio Aut trasmetterà dalla casa confiscata al boss Badalamenti

 
Radio 100 Passi, la piccola webradio nata sulle orme della storica emittente radiofonica Radio Aut di Giuseppe Impastato, meglio noto come Peppino, da maggio trasmetterà dalla casa del boss Gaetano Badalamenti, soprannominato Don Tano.
Proprio così, incredibile a dirsi ma a distanza di oltre trent’anni dall’omicidio dell’intelletuale e attivista antimafia, i suoi compagni e i giovanissimi collaboratori trasformeranno una stanza della lussuosa residenza del boss, oggi bene confiscato, in uno studio radiofonico.
Radio 100 Passi "si occuperà di inchiesta e approfondimenti, ma anche di passare buona musica" promette il suo fondatore Danilo Sulis, amico di Impastato. A garantire uno stile irriverente, comico e di denuncia ci penserà Salvo Vitale, già autore e speaker insieme a Peppino della mitica Radio Aut.
Giovanni Impastato, il fratello di Peppino, entusiasta ha commentato così l’iniziativa: "Abbiamo tenuto viva la voce di Peppino, questa radio sarà un modo per farla ascoltare ancora a tante altre persone".

Invito tutti a guardare questo video molto interessante, grazie al quale si può (ri)ascoltare uno dei più celebri discorsi di Peppino Impastato che, durante il suo programma Onda Pazza su Radio Aut, denunciava i mafiosi locali che, con la complicità dei politici, "amministravano" la sua città.
 
Inoltre consiglio la visione di "I cento passi", il film di Marco Tullio Giordana, con Luigi Lo Cascio, ispirato proprio ai fatti realmente accaduti a Cinisi.
 
Infine ricordiamoci sempre che, come disse Peppino Impastato: "la mafia è una montagna di merda! e noi tutti ci dobbiamo ribellare!"
#fuorilamafiadallostato

martedì 22 aprile 2014

Oggi si celebra la Giornata della Terra

 
Oggi, 22 aprile, si celebra la Giornata della Terra.
Ma cos'è e cosa si festeggia esattamente?
 
La Giornata della Terra (in inglese Earth Day), è il nome usato per indicare il giorno in cui si celebra l'ambiente e la salvaguardia del pianeta Terra.
Le Nazioni Unite celebrano questa festa ogni anno, un mese e due giorni dopo l'equinozio di primavera. 
Nata il 22 aprile 1970 per sottolineare la necessità della conservazione delle risorse naturali della Terra, nel tempo la Giornata della Terra è divenuta un avvenimento educativo ed informativo.
Ad oggi coinvolge precisamente 175 Paesi. I gruppi ecologisti di tutto il mondo lo utilizzano come occasione per valutare le problematiche del nostro pianeta: l'inquinamento di aria, acqua e suolo, la distruzione degli ecosistemi, le migliaia di piante e specie animali che scompaiono, e l'esaurimento delle risorse non rinnovabili e per proporre soluzioni che permettano di eliminare gli effetti negativi delle attività dell'uomo.
 
L'edizione di quest'anno della Giornata della Terra sarà dedicata al tema delle green cities (città verdi); città sempre più popolose, anche per questo, per necessità, più attente alla sostenibilità. Un momento di riflessione in un pianeta affollato da oltre 7 miliardi di persone e che è sull’orlo di una spaventosa e grave crisi ambientale.
 
Anche Google ha voluto celebrare questa importante giornata sostituendo il suo logo nella pagina del motore di ricerca con un doodle animato raffigurante sei animali non molto conosciuti.

sabato 19 aprile 2014

NASA: scoperto Kepler-186f, pianeta simile alla Terra

 
La NASA ha scoperto, grazie al telescopio Kepler, e per questo chiamato Kepler-186f, il primo pianeta roccioso simile alla Terra.
La notizia interessante è che sul pianeta Kepler-186f potrebbe scorrere acqua allo stato liquido: una condizione fondamentale, questa, per poter ospitare forme di vita.
Le sue caratteristiche sono riassunte in un dettagliato articolo pubblicato sulla rivista Science.
Kepler-186f, è più grande del 10% rispetto alla Terra ed è il più esterno di cinque pianeti che ruotano intorno ad una nana rossa (una stella più piccola e fredda del nostro Sole) distante 500 anni luce. Secondo i calcoli della NASA, Kepler-186f completa la sua orbita in 130 giorni, e la distanza che lo separa dalla sua stella è pari a quella che c'è tra il Sole e Mercurio: si trova dunque nella cosiddetta zona abitabile, ossia nella regione in cui riceve luce e calore tali da poter mantenere acqua liquida sulla sua superficie.
Per la coordinatrice della ricerca, Elisa Quintana, dell'Istituto Seti e NASA, il pianeta potrebbe ricevere dalla sua stella la giusta dose di luce e calore, non troppo nè troppo poco, perchè l'acqua possa esistere allo stato liquido.
Per questo motivo Kepler-186f è molto diverso dagli altri pianeti simili alla Terra finora scoperti. In ogni caso, poiché il pianeta ruota intorno ad una stella piccola e piuttosto fredda viene considerato più come un cugino della Terra che non un suo gemello.

venerdì 18 aprile 2014

M5S, 5giornia5stelle: #siamodeplorevoli

5giornia5stelle, l'appuntamento settimanale d'informazione sulle attività parlamentari del M5S, puntata del 18/04/2014: #siamodeplorevoli

"Per il Consiglio di Presidenza del Senato il Movimento 5 Stelle ha avuto atteggiamenti "deplorevoli".
Siamo deplorevoli perchè vogliamo chiudere Equitalia, il braccio armato dell'Agenzia delle Entrate voluta dal partito unico Forza Italia-PD che non ha mai perseguito i veri grandi evasori.
Siamo deplorevoli perchè abbiamo alzato la testa contro l'inciucio Pd-Forza Italia sul voto di scambio che ha previsto un vergognoso abbassamento delle pene che non manderà in carcere i politici collusi con le mafie e non impedirà la loro rielezione a vita!
Siamo deplorevoli perchè, come Peppino Impastato pensiamo che...la mafia è una montagna di merda.
Siamo deplorevoli perché pensiamo tutto il male possibile di Andreotti e la loggia P2.
Siamo deplorevoli perchè abbiamo smascherato tutti gli inciuci Pd-Forza Italia.
Siamo deplorevoli perchè abbiamo proposto il voto palese e cacciato Berlusconi dal Senato.
Siamo deplorevoli perchè non vogliamo che un condannato espulso dal Senato parli con il Presidente della Repubblica.
Siamo deplorevoli perchè non vogliamo i condannati in Parlamento.
Siamo deplorevoli perchè chiedevamo il ritiro del passaporto diplomatico a Dell'Utri.
Siamo deplorevoli perchè vogliamo il rispetto degli esiti referendari.
Siamo deplorevoli perchè rispettiamo gli impegni con gli elettori.
Siamo deplorevoli perchè vogliamo che siano i cittadini a decidere e non i partiti.
Siamo deplorevoli perchè ci siamo opposti al Documento Economico Finanziario di Renzi che altro non è che una squallida manovra elettorale.
Siamo deplorevoli, perchè abbiamo chiesto di sforare il Patto di Stabilità per investire in scuole, ospedali, sicurezza, mentre Renzi lo vuol fare per trovare qualche spicciolo per le sue elemosine in cambio di voti.
Siamo deplorevoli perchè sulle nomine nelle società partecipate: non vogliamo promuovere il rinviato a giudizio Moretti da Trenitalia a Finmeccanica, la Marcegaglia degli inceneritori e delle inchieste di famiglia a Eni e tanti altri soliti noti pieni di conflitti d'interessi.
Siamo deplorevoli perchè ci siamo opposti a 7,5 miliardi di euro regalati alle banche!
Siamo deplorevoli perchè siamo contro la lobby del gioco d'azzardo e i loro amici nei partiti!
Siamo deplorevoli perchè favorevoli a "Rifiuti Zero" e contro la lobby degli inceneritori e discariche.
Siamo deplorevoli perchè abbiamo fatto desecretare le deposizioni sulla Terra dei Fuochi.
Siamo deplorevoli perchè abbiamo rinunciato a 42 milioni di euro di finanziamento ai partiti e restituito alle piccole imprese 3,5 milioni di euro dai nostri stipendi e diarie!
Siamo deplorevoli, perchè siamo il Movimento 5 Stelle, l'unica vera opposizione a questo sistema marcio che ha affondato l'Italia!
Per tutti questi motivi, e chissà per quanti altri, forse hanno ragione: #siamodeplorevoli"

mercoledì 16 aprile 2014

Careto, il malware che terrorizza il Web

Il Washington Post ha lanciato l'allarme sulla presenza nel Web del terribile e avanzatissimo spyware Careto.

Careto è il nome, di derivazione spagnola, dato dagli aggressori ad uno dei due principali, sofisticati e avanzati programmi di malware che, insieme ad altri codici maligni, vengono installati come un pacchetto unico sui computer delle vittime per estrarne il maggior numero di informazioni.

Il team di ricerca Kaspersky Lab ha annunciato la scoperta di Careto, la maschera, (in inglese The Mask), minaccia avanzata in lingua spagnola che è stata coinvolta in operazioni di cyber-spionaggio a livello mondiale almeno dal 2007. Quello che rende Careto speciale e molto pericoloso è la complessità del set di strumenti utilizzato dai cyber criminali, che comprende un malware estremamente sofisticato.
Careto è rimasto sottotraccia per circa 5 anni, praticamente fino al 2012 e 2013, anni in cui si sono registrate, ad oggi, migliaia di vittime sparse in 31 Paesi nel mondo, dal Medio Oriente all'Europa, fino ad Africa e America. Spagna, Francia e Marocco sono i Paesi ad aver subito il maggior numero di attacchi informatici.

I bersagli principali di Careto appartengono a categorie diverse di utenti: Istituzioni governative, Ambasciate e Consolati, Società petrolifere, del gas e dell'energia, imprese private, Istituti di ricerca, fondi di private equity, attivisti.

Ecco in breve come opera questo pericolosissimo malware.
Il sistema aggressore emette delle e-mail progettate per sembrare originate legittimamente da alcuni noti siti di informazione, ad esempio The Guardian, El Pais, e lo stesso Washington Post. Una parte dei destinatari finisce col cliccare su un link che li reindirizza ad un sito web malevolo aspitato in un server pirata, il quale, a sua volta, esegue la scansione dei computer sotto attacco alla ricerca di vulnerabilità. Il malware opera contro sistemi Windows, OS X e Linux, a 32 e 64 bit, e probabilmente stanno per entrare in circolazione le versioni per attaccare i sistemi iOS e Android.
Una volta infettato, il computer rilascia praticamente tutte le informazioni richieste dal malware. Può raccogliere dati sul traffico in rete, quello che digitate sulla tastiera del pc, conversazioni su Skype, analizzare il traffico Wi-Fi, le chiavi crittografiche PGP (Pretty Good Privacy), raccogliere ogni informazione dai dispositivi, catturare schermate e controllare tutte le operazioni sui file.

Careto viene considerato molto più sofisticato, complesso e quindi molto più pericoloso, di altri virus famosi che in passato hanno arrecato danni gravissimi alla comunità di Internet (ad esempio di Duqu, Gauss, RedOctober o Icefog), diventando una delle minacce più avanzate in questo momento.

Se volete saperne di più e scavare a fondo sulla questione, i laboratori Kapersky, notissimi produttori di software antivirus, hanno rilasciato, in inglese, una relazione completa "Unveiling the mask v 1.0". Il rapporto entra a fondo nei dettagli tecnici di questo allarmante spyware, che era stato da loro scoperto per la prima volta nel 2008 quando si erano registrati dei tentativi da parte di Careto di sfruttare delle vulnerabilità nei loro prodotti, poi rimediate e risolte radicalmente.

Attenzione, quindi, ai link su cui cliccate anche se in Italia, apparentemente, Careto non ha ancora attaccato.


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martedì 15 aprile 2014

Google Glass, da oggi in vendita negli USA

Oggi, martedì 15 aprile, i Google Glass, gli occhiali a realtà aumentata di Google sono ufficialmente aquistabili online, anche se solo negli Stati Uniti.
Per la prima volta, dunque, saranno disponibili anche ai comuni cittadini e non soltanto, come è stato sinora, ad addetti ai lavori, sviluppatori e pochi altri fortunati. Si tratta di un numero limitato di pezzi che potranno essere acquistati per un solo giorno ed esclusivamente da maggiorenni residenti negli Stati Uniti.
Il prezzo: circa 1500 dollari, una somma che in molti giudicano ancora troppo alta.

La scelta di Google fa parte del più complesso ed importante programma di sperimentazione "Explorer", che dunque ora verrà esteso agli acquirenti di questo stock limitato per avere un primo riscontro "pubblico", un feedback degli utenti, in attesa della vendita libera.
 
Google non ha ancora specificato quando i Google Glass saranno a disposizione in altri Paesi, tra cui l'Italia. Secondo il Guardian, queste limitazioni di Mountain View persistono perché, oltre ai problemi di lingua del sistema operativo, in molte parti del mondo teme di andare incontro a legislazioni che possano limitare l'uso degli occhiali, anche per quanto riguarda la privacy. Del resto, persino negli Stati Uniti - dove ora i Glass sono stati parzialmente sdoganati - è vietato indossarli alla guida e in diversi Stati sono al vaglio disegni di legge per vietarli.

Intanto i Google Glass fanno breccia anche in Italia, ma per ora solo nelle sale operatorie. A sperimentare per la prima volta l'utilizzo dei super occhiali per la formazione dei medici sarà l'Istituto Clinico Humanitas di Rozzano, comune della provincia di Milano.
Inoltre di recente è stato annunciato che Google produrrà e svilupperà i Glass in partnership con l'italiana Luxottica, coinvolgendo anche i due marchi più famosi del gruppo: Ray-Ban e Oakley.
Il Ministero allo Sviluppo Economico, però, sta valutando se aprire un'eventuale indagine sui Google Glass dopo un esposto dall'Associazione dei consumatori Codacons, che vuole bloccare la commercializzazione in Italia degli occhiali. "Nella fase di sperimentazione del prodotto - sostiene il Presidente del Codacons, Carlo Rienzi - i Google Glass avrebbero fatto insorgere emicranie e uno stato di malessere nei collaudatori. Delicatissimo poi il fronte della privacy, considerato che tali occhiali potrebbero addirittura permettere l'identificazione delle persone, mediante applicazioni capaci di fornire dati sensibili attraverso il riconoscimento facciale".

A proposito di caffè, ecco la biocialda

A proposito di caffè, Report, il programma condotto da Milena Gabanelli in onda su Rai3, la scorsa settimana aveva trasmesso un interessante servizio nel quale si dimostrava come noi italiani, a nostra insaputa, beviamo un caffè di bassa qualità. Si era parlato anche delle capsule e di come, attualmente, le aziende le producano con materiali non riciclabili difficili da smaltire.
 
Ieri sera è andato in onda un servizio di Bernardo Iovine dove un ex dirigente, quando la sua azienda ha chiuso, ha acuito l’ingegno e ha prodotto la capsula biodegradabile, la biocialda. E' andato in Germania a produrla, perchè in Italia, quando l'ha proposta alle aziende, non se le filato nessuno. 
A breve, comunque, sarà disponibile in commercio anche nel nostro Paese.

lunedì 14 aprile 2014

L'analfabetismo digitale in Italia ed Europa


Web e Internet, l'Italia ancora ultima in Europa.
Sono infatti ancora più di un terzo gli italiani che non hanno mai usato Internet. È questo uno dei dati che emerge dalle ultimi indagini di Eurostat sul terzo trimestre 2013 in tema di banda larga e alfabetizzazione digitale. L’Istituto di statistica europeo ha infatti rilevato che, al 2013, il 34% della popolazione italiana non ha mai navigato in Internet. Un dato che posiziona l’Italia in fondo alla classifica europea, sotto al Portogallo e di poco sopra Grecia e Bulgaria.

Ma qual è la situazione negli altri Paesi dell'Unione Europea?
In media, nei 28 Paesi dell’UE, è il 79% delle famiglie ad avere accesso a Internet. Di loro, il 76% dispone della banda larga. E anche qui l’Italia si posiziona al di sotto della media europea, registrando il 69% delle famiglie connesse (di cui il 68% con la banda larga).
Stesso risultato se si osserva l’uso quotidiano della Rete. Solo il 54% degli italiani dichiara di usare Internet ogni giorno, a fronte di una media europea del 62%.
Male anche per quanto riguarda il rapporto tra e-government e privati: solo il 21% dichiara di usare i servizi digitali offerti dalla Pubblica Amministrazione, a fronte di una media europea pari al 41%.

L’Italia non va meglio in termini di velocità di banda, un’altra variabile che ci porta in fondo alla classifica europea.
Secondo i rilevamenti del rapporto "State of the Internet Report" di Akamai, nel terzo trimestre del 2013 l’Italia totalizza in media una velocità di 4.9 Mbps (megabit per secondo). Paesi Bassi, Svizzera e Repubblica Ceca dominano la classifica con una velocità superiore agli 11 Mpbs. Al di sotto dell’Italia compare solo la Turchia, con 4 Mbps. Tuttavia in Europa la velocità media è in aumento. Un trend che coinvolge anche il nostro Paese, che tra il 2012 e il 2013 ha registrato un aumento medio della velocità pari al 24%.

Ma se nel contesto europeo l’Italia rimane in fondo alla classifica, all’interno della Penisola la realtà cambia di regione in regione.
 

sabato 12 aprile 2014

Batteria smartphone ricaricata in 30 secondi

Ricaricare la batteria del nostro smartphone? Bastano solo 30 secondi.
 
Una startup israeliana ha costruito un caricabatterie per smartphone usando nanocristalli da matrici biologiche: risultato, una batteria ricaricata completamente in soli 30 secondi.
Ecco il video che lo dimostra. Le immagini del video qui sotto, ripreso in tempo reale, ci fanno pensare a una rivoluzione.
 

 
Quanto impiega il vostro smartphone a ricaricarsi completamente? Un’ora, due… a volte qualcosa meno. Dipende anche dal tipo di caricabatterie usato: per esempio, l’iPhone si ricarica molto più rapidamente con il caricabatterie dell’iPad, di maggiore potenza. I ricercatori israeliani della StoreDot, una startup specializzata nello studio di batterie e sistemi di ricarica basati sull’uso di cristalli nanometrici, ricaricano i loro smartphone in 30 secondi. Sì, il tempo di preparare un caffè.
Da qualche anno gli studiosi di tutto il mondo usano i quantum dots (minuscole “palline” di dimensioni nanometriche) ricavandoli dal silicio: la StoreDot li ha invece ricavati da materiale biologico, che li fornisce di incredibili proprietà elettriche e ottiche. Proprietà che, secondo la tecnologia in corso di brevetto in Israele, permettono di costruire caricabatterie ultraveloci che potrebbero essere in commercio già nel 2016.

La StoreDot non è nuova all’annuncio di imprese eclatanti nel campo delle batterie dei dispositivi elettronici. A novembre del 2013 aveva infatti annunciato la creazione di una speciale batteria con quantum dots biologici capace di durare cinque volte di più di tutte le altre. Resta da studiare quale effetto di stress avrà il supercaricabatterie sulle pile a litio polimeri dei nostri cellulari.
Ricerche analoghe sui carica batterie ultra veloci sono in corso in diverse parti del mondo.
 

venerdì 11 aprile 2014

M5S, 5giornia5stelle: #fuorilamafiadallostato

5giornia5stelle, l'appuntamento settimanale d'informazione sulle attività parlamentari del M5S, puntata del 11/04/2014: #fuorilamafiadallostato


"Mentre il condannato a 7 anni per concorso esterno in associazione mafiosa Dell'Utri latita... il Movimento 5 Stelle non molla nella lotta contro il crimine organizzato!
Il 28 gennaio, al Senato, insieme a Pd, Lega e Sel il M5S votò una legge che prevedeva pene tra i 7 e i 12 anni per i politici che si mettevano a disposizione dei mafiosi.
Il 2 aprile, alla Camera, il Pd, insieme a Forza Italia e NCD, ha ridotto le pene a 4 e 10 anni, evitando così ai collusi con le mafie il carcere e l'interdizione a vita dai pubblici uffici. Dopo una dura battaglia in aula il M5S presenta ora un emendamento per ripristinare la legge votata al Senato, la stessa votata dal Pd il 28 gennaio! Si voterà martedì 15 aprile: l'emendamento M5S deve passare! Con chi sta il Pd di Renzi? Entra in azione rispondi alla CALL TO ACTION sul 416ter. Fra poche ore potrai partecipare a questo link: www.fuorilamafiadallostato.org
Sempre in prima linea contro le organizzazioni criminali, il M5S ha denunciato come il Trattato internazionale Tav Italia-Francia favorirà le infiltrazioni mafiose. Come? La legislazione francese non prevede i controlli antimafia contemplati in quella italiana.
L'Italia ha un brutto vizio. Quello di sottoscrivere, senza discutere con i cittadini, ogni trattato internazionale che cede parte della sua sovranità. Eppure basterebbe seguire l'esempio dell'Irlanda che sottopone a referendum ogni scelta analoga.
Democrazia è anche trasparenza. Al Senato i voti del Movimento 5 Stelle sono stati decisivi per autorizzare l'utilizzo delle intercettazioni di Denis Verdini ( il forzista interlocutore di Renzi) per le indagini sulla P3.
Intanto mentre il governo Renzi con il decreto Enti Locali emana la sua prima grande stangata fiscale, il Tar sta per emanare una sentenza che potrebbe consentire la semina degli OGM in Italia. Il M5S è pronto a dire no e chiede l'intervento diretto dei cittadini!
Questo e tante altre notizie in questa puntata di #5giornia5stelle!"

giovedì 10 aprile 2014

Guardian: “Scegli la pena per Silvio B.”

 
In attesa della sentenza che deciderà le sorti di Silvio Berlusconi (servizi sociali o domiciliari), il quotidiano britannico Guardian propone sul suo sito questo gioco/sondaggio: "Scegli la pena per Silvio".
 
Le opzioni: salvatore di gatti, clown, giardiniere, galeotto o assistente sociale.
 
Tu che pena sceglieresti per Silvio? Partecipa, clicca qui!

Virus Ebola, l'epidemia che spaventa l'Europa

Virus Ebola, aumentano le vittime in Africa Occidentale. Il bilancio sale a 108 morti, mentre 172 sono i casi di contagio registrati. L’epidemia ora spaventa l’Europa e l’Italia, così negli aeroporti di Parigi, Bruxelles, Madrid, Francoforte e Lisbona, i principali scali dei voli provenienti dall’Africa, è stato dichiarato il codice rosso. Alcune compagnie aeree chiedono un certificato sanitario redatto da un medico del posto prima di consentire ai passeggeri africani dei Paesi colpiti di salire a bordo di qualsiasi velivolo in partenza per l’Europa.

Il maggior numero di morti di questa nuova epidemia di febbre emorragica si sono verificati in Guinea. Secondo i dati diffusi dal ministero della Salute sono stati 107 i decessi nel Paese, mentre sono 167 i casi sospetti o confermati di contagio dal virus. In circa 40 anni dalla sua scoperta, epidemie di Ebola circoscritte a piccoli focolai in Africa centrale hanno colpito complessivamente un migliaio di persone. Quello che preoccupa di più questa volta però è il salto che il virus ha fatto in Guinea, spiega Pierangelo Clerici, Presidente dei microbiologi clinici italiani: “Non si è fermato ai villaggi rurali ma ha iniziato a diffondersi in un grande centro urbano”, la capitale Conakry, ”dove vivono 2 milioni di persone. Sarebbe bene – continua il professore – che anche l’Italia iniziasse ad attivare misure di attenzione negli aeroporti e nei centri di prima accoglienza” anche se non ha voli diretti con i Paesi coinvolti dall’epidemia. Questo infatti, spiega, “se da una parte è positivo, dall’altra è un fattore di difficoltà poiché passeggeri infetti potrebbero arrivare dagli scali europei”.

Nuovi casi, fa sapere l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), si sono verificati in Liberia, dove sono morte 11 persone a causa del virus. I casi sospetti invece che erano stati segnalati negli ultimi giorni in Ghana e in Sierra Leone sono stati smentiti, mentre in Mali ne sono stati esclusi due su sei. L’epidemia resta comunquetra le più difficili mai affrontate”, ha detto Keiji Fukuda, Assistant Director-General for Health Security WHO, e “potrebbe proseguire ancora per i prossimi 2-3-4 mesi”. Il ceppo attualmente attivo in Guinea e in altri Paesi africani confinanti è più aggressivo di quelli che hanno causato epidemie negli ultimi anni: da una letalità di sette su dieci affetti, si è passati a nove su dieci.

Per maggiori informazioni consiglio di leggere questo articolo pubblicato su Focus.it, che spiega molto bene cosa bisogna sapere sul virus Ebola.

mercoledì 9 aprile 2014

Heartbleed: bug in OpenSSL, a rischio la sicurezza del web

Heartbleed: bug in OpenSSL, a rischio la sicurezza del web.
Il pericolo riguarda due terzi dei siti mondiali. Sì, perché è appena saltato fuori un bug, chiamato appunto Heartbleed, in uno dei sistemi più utilizzati per la crittografia del traffico, cioè il pacchetto OpenSSL.
A causa di questa debolezza, si possono rubare informazioni protette e i suoi creatori hanno appena diramato un messaggio di allerta.
Il bug Heartbleed permette a chiunque di leggere la memoria di sistemi che usano la versione vulnerabile di OpenSSL e svela le chiavi di sicurezza usate per identificare i fornitori di servizi e crittografare traffico, nomi, password e contenuti. Si possono quindi spiare comunicazioni e rubare dati e identità. A rischio sembrano essere Yahoo, Comixology, Flickr, Imgur e OculusVR, mentre altri come i siti di Facebook, Google, Wikipedia, Amazon, Twitter, Apple e Microsoft sarebbero al riparo.
 
Inoltre, per capire ed avere ulteriori informazioni su come funziona Heartbleed, l'"epic falla" nel cuore del web, consiglio di leggere questo articolo pubblicato su Wired.
 
Informo che attualmente l'unico sistema operativo, al momento sicuro e non intaccato dal bug, è Tails un sistema Linux basato su Debian.
Ecco dove scaricare Tails, che è libero e gratuito: https://tails.boum.org/download/
 
 
Ringrazio Stateve Aqquorti per la segnalazione di questa notizia.

martedì 8 aprile 2014

Il caffè non è più quello di una volta

Ieri sera a Report, il programma condotto da Milena Gabanelli in onda su Rai3, è stata trasmessa l'inchiesta di Bernardo Iovene “Espresso nel caffè”.
 
Durante la puntata è stato dimostrato come noi italiani, a nostra insaputa, beviamo un caffè di bassa qualità
Bernardo Iovene, insieme con gli assaggiatori autorizzati, ha girato per alcuni bar italiani, anche molto noti, per valutare il caffè in tazza.
Inoltre l’inchiesta si è allargata alle modalità errate con le quali i baristi preparano il caffè ai clienti, con il risultato di servire il nostro rito quotidiano con acqua sporca e piena di residui.
La puntata si è conclusa con un’analisi delle capsule di caffè. Oltre a inquinare l’ambiente con plastica e alluminio creano anche danno alla salute?
 
Per guardare il video della puntata, clicca qui.
 
E' stata una puntata molto interessante, grazie alla quale ora i cittadini hanno maggiori informazioni su tutto ciò che gravita intorno alla bevanda più consumata e amata in Italia, cioè il caffè.


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lunedì 7 aprile 2014

Nino Di Matteo intervistato dal blog di Grillo


Nino Di Matteo, nato a Palermo nel 1961, è un magistrato italiano.
Impegnato attualmente nel delicato processo che cerca di far luce sulla presunta trattativa Stato-mafia, impegno che gli è costata la minaccia di morte da parte del boss Totò Riina.
 
Riporto di seguito l'intervista rilasciata da Di Matteo al blog di Beppe Grillo per la rubrica del lunedì Passaparola:
 
In un Paese in cui lo Stato processa se stesso, in cui il Presidente della Repubblica finisce intercettato con un indagato e schiaccia una procura contro la Corte Costituzionale, chi porta avanti un’inchiesta per l’accertamento della verità viene isolato, minacciato, processato dai suoi stessi colleghi e poi, ovviamente, si fa di tutto per togliergli quelle carte di mano. 
Nino Di Matteo, pm di Palermo sotto scorta, non può più vivere come una persona libera. Sacrificio a cui non si contrappongono riconoscimenti istituzionali o l’appoggio delle più alte sfere dello Stato.
Tutt’altro. Ma va bene così.
 

domenica 6 aprile 2014

Beppe Grillo e l'intervista al Fatto Quotidiano


L'intervista esclusiva del Fatto Quotidiano a Beppe Grillo, fondatore del M5S.
 
Grillo, partiamo dall’inizio o da oggi?
Per me è lo stesso. L’inizio, oggi e domani sono la stessa cosa. E si chiamano Movimento 5 stelle. Questi sono finiti. E non dite che sono capace solo a dire parolacce. Purtroppo servono anche quelle. Serve la rabbia e la parolaccia.
D’altronde lei è partito da un vaffanculo, giusto?
Quattro anni e mezzo fa è nato il Movimento-Cinque stelle, il V Day prima, e quello che abbiamo costruito è unico e irripetibile.
Saranno finiti gli altri, ma anche voi non ve la passate molto bene. E Renzi promette di durare a lungo. Vuole riformare il Senato.
Noi vinceremo le elezioni europee. Saremo il primo partito. E quelli del Pd lo sanno bene. Quanto alla riforma non puoi dire che risparmierai un miliardo dal Senato visto che costa 150 milioni l’anno. Sarebbe più sensato renderlo un organo di controllo e tagliare i parlamentari. L’ascesa di Renzi è un’invenzione giornalistica.
I sondaggi lo danno in testa. Soprattutto dopo l’annuncio degli 80 euro in busta paga.
I sondaggi sono pilotati. Da sempre. E gli 80 euro sono voto di scambio.
I dossier in arrivo dei quali parla Casaleggio chi li sta facendo?
I giornali di De Benedetti. Ma lui deve stare tranquillo, perché io vado a Sankt Moritz in pullman. Noi vogliamo fare il politometro se andiamo al governo, per verificare quanto aveva un politico prima di iniziare e quanto ha dopo la carriera. Lo faremo anche sui prenditori: andiamo a vedere le società che sono sparite, chi c’era. Per esempio, vediamo quanti soldi aveva De Benedetti prima dell’Olivetti e dopo l’Olivetti, quando quella società con 70mila dipendenti è sparita. Andiamo a vedere la Telecom di Tronchetti. Ora reagiamo.
Lei pensa che De Benedetti sia un suo avversario?
Assolutamente, sì. Lui è il mandante. Ha i lobbisti in Parlamento, come Berlusconi, con cui si sono divisi le cose. Detiene mezzi di comunicazione che perdono centinaia di milioni l’anno. Ha interessi nel carbone.
Dossier o no, lei è sicuro di non aver fatto troppi errori?
Ho la stessa sensazione di quando è iniziata l’avventura, quando vedevo le piazze riempirsi a ogni tappa. È vero, abbiamo commesso molti errori. E quel 25,5 per cento raccolto alle Politiche ci è esploso tra le mani. Sarebbe stupido dire che non è vero. Abbiamo avuto problemi, abbiamo sbagliato, ci sono stati troppi eccessi. Ma abbiamo raggiunto un livello di maturità che ci permette di essere il primo partito.

venerdì 4 aprile 2014

M5S, 5giornia5stelle: #mafiosostaisereno

5giornia5stelle, l'appuntamento settimanale d'informazione sulle attività parlamentari del M5S, puntata del 4/04/2014: #mafiosostaisereno


"Con la coppia Renzi-Berlusconi il mafioso è libero da preoccupazioni. Sulla lotta alla criminalità organizzata il Pd preferisce scendere a patti con Forza Italia. Accade così che la legge sul 416ter contro lo scambio elettorale politico-mafioso, che al Senato era stata migliorata con il voto decisivo del Movimento 5 Stelle, alla Camera è stata stravolta e depotenziata dall'asse Renzi-Berlusconi.
Sono state ridotte le pene per chi compie il reato di scambio elettorale politico mafioso: da 7 a 12 anni si passa a 4-10 anni. In questo modo, come ha ricordato l'ex magistrato Bruno Tinti, non andrà mai in carcere chi verrà condannato a 4 o 6 anni! Inoltre, con il vergognoso accordo Pd-FI, non sarà più punibile il politico che "si mette a disposizione delle organizzazioni mafiose". Tutti a cena a prender consigli dai boss!
Scambisti del crimine organizzato, ma non solo. Anche falsari. Parliamo della falsa abolizione delle Province. Cambiano nome, non vengono cancellate, si aggiungono le città metropolitane, oltre 26.000 nuovi consiglieri comunali e 5.000 assessori! Alla faccia del taglio delle poltrone!
Intanto, i portavoce del Movimento 5 Stelle si sono recati nel "fortino" di Bankitalia per vederci chiaro ed al Senato hanno dato battaglia contro le trivellazioni marittime da parte delle lobby del petrolio.
Questo e molto altro nell'ultima puntata di #5giornia5stelle. Non perdetela!"

martedì 1 aprile 2014

Morìa delle api, un mondo in pericolo

 
Gli insetti impollinatori, in particolare le api, sono in pericolo: c’è speranza per il futuro del pianeta?
 
Due terzi delle colture a scopi alimentare e la maggior parte delle specie vegetali selvatiche dipendono dall’impollinazione di insetti come le api e i bombi. Il lavoro di questi preziosi insetti è alla base della biodiversità vegetale e dell’abbondanza delle colture. Ma l’equilibrio venutosi a creare in milioni di anni di evoluzione ora è a rischio.

Silenziose, lontane dalle nostre preoccupazioni giornaliere, le api di tutto il mondo stanno morendo. Le cause sono tante: dall’inquinamento globale, al cambiamento climatico, all’agricoltura intensiva fino alle attività dell’uomo.
Il problema dell’estinzione delle api ha già colpito la Cina e l’emergenza è stata tamponata con il processo di “impollinazione manuale”; l’entomologo Giorgio Celli del Natural News ha trattato l’argomento qualche tempo fa documentando che: "Se le api scompaiono saremmo costretti ad impollinare a mano molte coltivazioni, come già accade in certe zone della Cina in cui le api sono estinte. Ogni giorno migliaia di braccianti agricoli si armano di pennelli e salgono sugli alberi per fare il lavoro delle api".
Le api sono la prima "community", vecchia di 40.000 anni e che è sopravvissuta a ben 3 glaciazioni. Speriamo di non essere proprio noi a portarla all’estinzione.

Un altro grave problema riguarda i bombi; nei campi ce ne sono sempre meno, decimati dalle stesse malattie che colpiscono le api: il virus dwv delle ali deformate e il fungo Nosema ceranae. Da tempo le popolazioni di insetti impollinatori, domestici e selvatici, sono in declino in tutto il pianeta. La perdita di questi insetti ha gravi conseguenze economiche e ambientali, perché gli impollinatori garantiscono la produzione agricola e sono indispensabili per la conservazione degli ecosistemi. Gli studi compiuti in laboratorio hanno dimostrato che il virus dwv e il fungo N. ceranae possono infettare gli insetti selvatici e in particolare il Bombus terrestris. Le ricerche svolte sul campo, nel Regno Unito e sull’Isola di Man, hanno confermato che i bombi selvatici sono spesso colpiti dalle due malattie. Inoltre, il ceppo di virus dwv dei bombi è lo stesso di quello delle api. Lo studio non ha dimostrato che il contagio dalle api ai bombi sia diretto, scrive la rivista Nature, ma questa eventualità è molto probabile. Un’ipotesi, infatti, è che le api infette lascino le spore dei funghi o i virus sui iori che visitano, infettando i bombi che si posano successivamente. I risultati dello studio potrebbero aiutare a migliorare la conservazione delle popolazioni selvatiche di bombi.

Il crollo della popolazione di api e di bombi, dunque, non è un segnale da prendere sotto gamba: agli insetti impollinatori è legata una catena alimentare di importanza vitale, che arriva fino a noi e sostiene anche uccelli selvatici e molti altri animali.

Se vuoi sapere di più sulle possibili conseguenze a livello economico, politico e le implicazioni ecologiche in tutto il mondo che provocherebbe l’estinzione degli insetti impollinatori, in particolare delle api, consiglio la visione del film/documentario "Un mondo in pericolo".

Per maggiori informazioni: http://www.salviamoleapi.org/


Ringrazio Stateve Aqquorti per la collaborazione.