venerdì 30 settembre 2011

Referendum elettorale, raccolte 1.210.466 firme

Referendum elettorale: sono state raccolte oltre 1 milione e 200 mila firme di cittadini (molte di più delle 500mila richieste dalla legge); il numero di consensi rappresenta un record, il secondo miglior risultato nella storia della Repubblica italiana dopo quello del 1993.


E' "un miracolo popolare": il comitato referendario ha consegnato oggi in Cassazione 200 scatoloni contenenti 1.210.466 firme, raccolte in soli due mesi, per chiedere l'abrogazione dell'attuale legge elettorale, il cosiddetto "porcellum". Il presidente del comitato, Andrea Morrone, nel corso di una conferenza stampa alla Camera, festeggia per il risultato, ma ricorda che è "solo l'inizio".

Il via libera della Cassazione arriverà entro il 10 dicembre, poi ci sarà il passaggio alla Corte Costituzionale, che valuterà l'ammissibilità senza poter far riferimento a precedenti referendum sulla legge elettorale, quindi sarà il momento della campagna referendaria e il voto si terrebbe la prossima primavera, tra il 15 aprile e il 15 giugno, sempre che le camere non vengano sciolte anticipatamente.

giovedì 29 settembre 2011

Centotrentacinque anni in due


Oggi, 29 settembre, è una data "importante". Strano ma vero, entrambi i leader dei due principali partiti politici italiani compiono gli anni:

Silvio Berlusconi, leader del Pdl, compie 75 anni.

Pier Luigi Bersani, segretario del Pd, ne compie 60.

75 + 60. Esattamente fanno 135 (centotrentacinque) anni, in due ... bè che dire, tanti auguri!

Comma ammazza-blog: un post a Rete unificata


Web - Informazione aderisce all'iniziativa di ValigiaBlu per protestare contro il comma 29 (ammazza-blog) del ddl di riforma delle intercettazioni. Questo è il testo da diffondere se volete unirvi alla protesta (se non avete un blog anche tramite Facebook e/o Twitter):

ECCO IL TESTO DA DIFFONDERE:

Cosa prevede il comma 29 del ddl di riforma delle intercettazioni, sinteticamente definito comma ammazzablog?
Il comma 29 estende l’istituto della rettifica, previsto dalla legge sulla stampa, a tutti i “siti informatici, ivi compresi i giornali quotidiani e periodici diffusi per via telematica”, e quindi potenzialmente a tutta la rete, fermo restando la necessità di chiarire meglio cosa si deve intendere per “sito” in sede di attuazione.

Cosa è la rettifica?
La rettifica è un istituto previsto per i giornali e le televisione, introdotto al fine di difendere i cittadini dallo strapotere di questi media e bilanciare le posizioni in gioco, in quanto nell’ipotesi di pubblicazione di immagini o di notizie in qualche modo ritenute dai cittadini lesive della loro dignità o contrarie a verità, questi potrebbero avere non poche difficoltà nell’ottenere la “correzione” di quelle notizie. La rettifica, quindi, obbliga i responsabili dei giornali a pubblicare gratuitamente le correzioni dei soggetti che si ritengono lesi.

Quali sono i termini per la pubblicazione della rettifica, e quali le conseguenze in caso di non pubblicazione?
La norma prevede che la rettifica vada pubblicata entro due giorni dalla richiesta (non dalla ricezione), e la richiesta può essere inviata con qualsiasi mezzo, anche una semplice mail. La pubblicazione deve avvenire con “le stesse caratteristiche grafiche, la stessa metodologia di accesso al sito e la stessa visibilità della notizia cui si riferiscono”, ma ad essa non possono essere aggiunti commenti. Nel caso di mancata pubblicazione nei termini scatta una sanzione fino a 12.500 euro. Il gestore del sito non può giustificare la mancata pubblicazione sostenendo di essere stato in vacanza o lontano dal blog per più di due giorni, non sono infatti previste esimenti per la mancata pubblicazione, al massimo si potrà impugnare la multa dinanzi ad un giudice dovendo però dimostrare la sussistenza di una situazione sopravvenuta non imputabile al gestore del sito.

Se io scrivo sul mio blog “Tizio è un ladro”, sono soggetto a rettifica anche se ho documentato il fatto, ad esempio con una sentenza di condanna per furto?
La rettifica prevista per i siti informatici è quella della legge sulla stampa, per la quale sono soggetti a rettifica tutte le informazioni, atti, pensieri ed affermazioni ritenute dai soggetti citati nella notizia “lesivi della loro dignità o contrari a verità”. Ciò vuol dire che il giudizio sulla assoggettabilità delle informazioni alla rettifica è esclusivamente demandato alla persona citata nella notizia, è quindi un criterio puramente soggettivo, ed è del tutto indifferente alla veridicità o meno della notizia pubblicata.

Posso chiedere la rettifica per notizie pubblicate da un sito che ritengo palesemente false?
E’ possibile chiedere la rettifica solo per le notizie riguardanti la propria persona, non per fatti riguardanti altri.

Chi è il soggetto obbligato a pubblicare la rettifica?
La rettifica nasce in relazione alla stampa o ai telegiornali, per i quali esiste sempre un direttore responsabile. Per i siti informatici non esiste una figura canonizzata di responsabile, per cui allo stato non è dato sapere chi sarà il soggetto obbligato alla rettifica. Si può ipotizzare che l’obbligo sia a carico del gestore del blog, o più probabilmente che debba stabilirsi caso per caso.

Sono soggetti a rettifica anche i commenti?
Un commento non è tecnicamente un sito informatico, inoltre il commento è opera di un terzo rispetto all’estensore della notizia, per cui sorgerebbe anche il problema della possibilità di comunicare col commentatore. A meno di non voler assoggettare il gestore del sito ad una responsabilità oggettiva relativamente a scritti altrui, probabilmente il commento (e contenuti similari) non dovrebbe essere soggetto a rettifica.

Qui l'articolo completo.

Condividi il testo di questo post e segnalalo su: http://nobavaglio.tumblr.com

Oggi, giovedì 29 settembre, dalle ore 15 alle 18, tutti a piazza del Pantheon a Roma per dire di nuovo no al reiterato tentativo del governo di imbavagliare l’informazione.

martedì 27 settembre 2011

Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma

Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma.
(Antoine-Laurent de Lavoisier) 

Questa affermazione fu fatta da colui che spesso viene indicato come il padre della chimica moderna.

Se così fosse, allora si potrebbe azzardare che la ricchezza, intesa nel senso più largo del suo significato, presente sul pianeta non si genera, non si distrugge, ma semplicemente si sposta da una parte ad un’altra, magari cambiando forma e certamente cambiando mani. Da ciò deriva che ad ogni accrescimento di un qualsiasi tipo di ricchezza in un luogo ne deve necessariamente corrispondere la diminuzione da un’altra parte.

La popolazione umana sul nostro pianeta è in costante aumento e, siccome il nostro corpo è fatto di elementi come idrogeno, ossigeno, magnesio, calcio ecc. ecc., da qualche parte questi elementi continueranno a venir fuori fino a quando non si arriverà ad un punto di equilibrio nel quale la natura stessa consentirà nuova vita solo a fronte della cessazione di una vecchia.

Tutto ciò mi rassicura, perché ho in me la sincera convinzione che la natura e le leggi che la governano non abbiano mai nuociuto al perpetuarsi della vita sulla nostra Terra, neanche nel caso di grandi cataclismi e ne cito uno per tutti “il diluvio universale”. 

Mi chiedo se anche il risultato delle attività umane sia soggetto all’affermazione di Antoine Laurent de Lavoisier. 

Il mio pensiero va all’Africa che prima del colonialismo era povera ma non miserabile, mentre oggi, a 50 anni dalla fine delle colonie, appare come un continente dove vi sono (poche) zone molto ricche e (molte) zone miserabili dove le persone non di raro muoiono di stenti.

Se de Lavoisier avesse ragione l’accumulo di ricchezze in mano di pochi potrebbe essere la causa della disgrazia di molti.

Ma allora se è così cosa dobbiamo pensare della crisi che ha colpito i cosiddetti "grandi del mondo"?

Sento dire che questa crisi è figlia di quella che l’ha preceduta e forse in grembo sta già crescendo quella che le seguirà. Io credo che se oggi i Paesi emergenti stanno rafforzando le loro economie e la loro crescita sale sempre più, i grandi del mondo giocoforza si impoveriscono.

Il modello di sviluppo della crescita a tutti costi è sbagliato ed è il colpevole!

I Grandi del mondo hanno imposto questo modello ed ora che non sono più 8 ma 20 si intravedono le conseguenze di questo scellerato tipo di sviluppo: “Il 10% della popolazione mondiale detiene e consuma il 90% delle risorse mentre il resto deve accontentarsi di sopravvivere con il 10%”.

La conclusione la lascio a chi ha avuto la pazienza di leggere fino a qui. 


Post scritto da Stateve Aqquorti, che ringrazio.

Beata ignoranza


Ogni giorno a Ginevra, un neutrino si sveglia e sa che dovrà correre più veloce della luce. Ogni giorno la luce si alza e sa che deve arrivare al Gran Sasso prima del neutrino. Ogni giorno, non importa se tu sia neutrino o luce, ti toccherà ascoltare le gaffe della Gelmini.

lunedì 26 settembre 2011

No alla norma "ammazza-blog"!

Immagine via Il Fatto Quotidiano

Approda alla Camera il ddl sulle intercettazioni, sul quale il governo dovrebbe porre la fiducia. A far discutere è soprattutto la norma sulla rettifica in rete, detta anche "ammazza-blog", che pone l’obbligo di rettifica indistintamente per blogger e testate professionali on-line.

La notizia ha scatenato la reazione di blogger e utenti indignati che gridano allo scandalo e al complotto nei confronti della libertà di espressione. La norma infatti prevede che ogni gestore di sito informatico ha l'obbligo di rettificare qualsiasi contenuto pubblicato qualora ci fosse la richiesta di qualunque soggetto che si ritenga leso dal contenuto del post. E se non si rettifica la multa può raggiungere anche i 12mila euro, indipendentemente se il ricorso sia fondato o meno.
Una norma ad personam, per salvare il premier. Una norma che assume connotazioni grottesche obbligando a mentire. Una norma ora osteggiata perfino dai blogger berlusconiani. Una norma figlia dell’intenzione di questo governo di disciplinare la rete.

Ecco il testo della norma "ammazza-blog": "Per i siti informatici, ivi compresi i giornali quotidiani e periodici diffusi per via telematica, le dichiarazioni o le rettifiche sono pubblicate, entro quarantotto ore dalla richiesta, con le stesse caratteristiche grafiche, la stessa metodologia di accesso al sito e la stessa visibilità della notizia cui si riferiscono".

La norma quindi equipara il web ai giornali cartacei, introducendo una parziale ma importante censura a quanto viene scritto e postato, dato che per ogni commento, nota o articolo, basterà una mail per chiederne la rimozione oppure la correzione di quegli aspetti considerati infamanti o diffamatori, indipendentemente dalla reale fondatezza della protesta.

Le opposizioni annunciano, come in passato, battaglia durissima al provvedimento. Di Pietro sul web: "Non staremo con le mani in mano".

"Attenti, questa è la goccia che può far traboccare il vaso: si tratta di una dichiarazione di guerra alla Rete e noi non ci tireremo indietro" scrive un utente sul gruppo Facebook, Salva i blog!, al quale sono iscritte già 32mila persone. "Loro attaccano noi, noi attaccheremo loro. Restiamo in attesa di nuove informazioni dal Palazzo. Agiremo di conseguenza", minaccia un altro utente su un blog di discussione politica.
Su Twitter è un susseguirsi di cinguettii che cercano di pubblicizzare la notizia e di suscitare una reazione positiva contraria alle indicazioni governativa: "No al bavaglio al web" è il grido del social network.

Lega di mafia e di governo - Marco Travaglio

 
Fonte: Blog di Beppe Grillo

Commotion, la Rete a prova di censura

Commotion è una tecnologia per creare reti gratuite a prova di censura. 

Nel cuore di Washington, a pochi isolati dalla Casa Bianca, al quinto piano di un palazzo accogliente e anonimo, c’è chi lavora a un’internet molto diversa da quella a cui siamo abituati. Una rete a banda larghissima, che nasce e vive soltanto sulle frequenze Wi-Fi, senza appoggiarsi ad alcuna infrastruttura di telecomunicazioni esistente, a prova di intercettazioni perché criptata. Sono una ventina gli scienziati che stanno per realizzare l’utopia libertaria di hacker e cyberattivisti di tutto il mondo.
Nome in codice Commotion, il progetto è portato avanti da Sascha Meinrath, precursore delle reti civiche e da sempre sostenitore della Free Internet, con il collettivo di giornalisti per la controinformazione Indymedia.

Commotion non è un progetto clandestino, anche se di certo in futuro farà molta paura ai regimi autoritari. E' ospitato e finanziato dalla Open Technology Initiative (OTI), costola della New America Foundation, prestigiosa organizzazione dedicata allo studio dei maggiori problemi della società americana, e presieduta da Eric Schmidt , uno dei boss di Google.

Con un budget annuale di 1,6 milioni di euro, più una sovvenzione straordinaria di 2 milioni di euro, concessa dal Dipartimento di Stato, i ricercatori lavorano su più fronti. Uno di questi è la cosiddetta “valigetta internet per dissidenti”, cioè strumenti digitali a disposizione degli oppositori nei paesi dittatoriali per contrastare la sorveglianza ed eludere la censura. Ecco perché Commotion è finanziata anche dal Dipartimento di Stato. Altro ambito è l’intervento umanitario, cioè reti che funzionino anche in zone devastate da guerre o calamità naturali, nelle regioni più povere del mondo, dove le persone non hanno accesso alla comunicazione moderna.

Josh King, 28 anni, è il direttore tecnico di Commotion. Il suo ufficio è ingombro di macchine di ogni tipo, il suo software trasforma un normale router Wi-Fi in strumento per realizzare una rete autonoma e invisibile. Dice Josh che l’unico strumento indispensabile da portare sul campo è una chiave USB contenente il software da installare su ogni dispositivo che deve far parte della rete.

Tra qualche settimana un prototipo di Commotion sarà presentato a esperti di tutto il mondo.  Alla fine del 2012 sarà disponibile una versione pubblica. Commotion integra i programmi del progetto TOR (The Onion Router ), creato da un gruppo di hacker tedeschi e americani per aggirare le intercettazioni.

Commotion avrà anche la funzione di connessione differita.
Ecco un esempio: durante una manifestazione repressa dalla polizia, un manifestante scatta una foto con uno smartphone collegato a Commotion. Quel giorno internet non funziona, il governo ha chiuso la rete. L’immagine dunque non può uscire del paese, ma con Commotion viene conservata nella rete locale invisibile, pronta per essere inviata al resto del mondo appena internet riapre i battenti. Nessun governo, sia pur totalitario, può permettersi di spegnere la rete troppo a lungo, per non paralizzare l’intera economia del paese.
Un altro esempio: a luglio un team di hacker a bordo di un furgone anonimo ha sperimentato una rete invisibile che ha coperto un’area di una sessantina di chilometri, a cavallo tra Austria, Croazia e Slovenia. Cioè si può fornire accesso sicuro in zone di confine, senza essere fisicamente presenti nel paese.


Fonte: Le Monde

Marco travaglio ospite a Che Tempo che fa

Marco Travaglio ospite a Che Tempo che fa  (25/9/2011). Il video:

Prima parte:


Seconda parte:

domenica 25 settembre 2011

I numeri e la paura

Entro il 2020 il 35 per cento dei posti di lavoro nei paesi dell’Unione Europea richiederà una laurea.
Ma oggi in Europa solo il 26 per cento dei lavoratori è laureato. Negli Stati Uniti è il 41, in Giappone il 44, in Canada il 50.
E in Italia ? Il 15, siamo terzultimi, peggio di noi solo Romania e Malta.
Combinando investimenti pubblici e privati, i paesi europei spendono in media per l’Università l’equivalente del 1,3 per cento del loro PIL. I due estremi sono la Danimarca, in testa, con il 2,7 per cento e la Slovacchia, con l’ 1,06. Gli Stati Uniti spendono il 2,7 per cento. E l’Italia ? Facciamo poco meglio della Slovacchia, con appena l’1,08 per cento del prodotto interno lordo investito per l’Università.

Forse, più che il declassamento di Standard & Poor’s, sono questi i numeri che dovrebbero farci paura.


Fonte: rivista Internazionale

sabato 24 settembre 2011

La Casta delle Papi girl


Ben pagate, poco attive e spesso assenti: ecco cosa hanno fatto e quanto hanno guadagnato le fanciulle lanciate in politica da Silvio.
A tre anni dalle elezioni politiche e a due da quelle europee oggi è possibile tirare le somme, e fare un primo bilancio della classe dirigente femminile su cui ha puntato il Cavaliere per governare l'Italia.
Il premier Berlusconi ha sempre sottolineato il fatto che le sue candidate erano purosangue di razza, laureate con 110 e lode, "insomma preparatissime". Eppure, dati alla mano, in Parlamento, a Strasburgo, nei consigli regionali o provinciali, negli assessorati, quasi nessuna delle favorite pagate con soldi pubblici sembra aver lasciato il segno.

Mara Carfagna è quella che ha fatto più carriera di tutte. Oggi è ministro. Per le altre, è un mito. Anche perché ha indicato la strada giusta. Per fare politica non bisogna esagerare. Mai pretendere deleghe al Bilancio, puntare sulla Sanità o su incarichi in uffici economici, dove il lavoro è troppo complesso e noioso: le girls di Silvio preferiscono occuparsi di parità tra i sessi, di problemi delle donne, di animaletti.

Gabriella Giammanco è arrivata a Montecitorio nel 2008. Giornalista al Tg4, viene imposta da Silvio Berlusconi nelle liste elettorali siciliane. Nipote del boss mafioso Michelangelo Alfano, negli ultimi tre anni (stipendio più indennità 14 mila euro al mese) ha firmato solo 11 interrogazioni parlamentari (quasi tutte riguardano animali).

Giovanna Del Giudice, 27 anni, ex meteorina al Tg4 e billionerina di Flavio Briatore, nominata dal presidente della provincia di Napoli Luigi Cesaro assessore, appunto, alle Pari opportunità. Dal giorno del suo insediamento, il 7 luglio 2010, periodo in cui ha guadagnato 2.500 euro al mese circa, ha firmato solo otto delibere (una ogni due mesi e mezzo).

Emanuela Romano, 30 anni e laurea di psicologia, è famosa per essere la co-fondatrice del comitato Silvio ci manchi. Nel 2010 è stata lanciata come assessore alle Politiche sociali di Castellammare di Stabia. Stipendio da 1.800 euro al mese, in sei mesi nessun atto o intervento di rilievo. Si fa notare a inizio 2011, quando abbandona la carica preferendo una poltrona al Corecom, un ente regionale che ha il compito di monitorare il sistema delle comunicazioni. Servirebbe un esperto, la Romano può sventolare il suo master in Publitalia. Lo stipendio sale, oltre 2 mila euro al mese. La ragazza è felice, ma non sa che si sta cacciando in un guaio. I pm di Napoli infatti la indagano per falso in atto pubblico. Giovanna s'è dimenticata di segnalare, presentando la candidatura al Corecom, che era ancora assessore: le cariche sono incompatibili.

Virna Bello, detta la "Braciulona", fotografata sull'aereo presidenziale in rullaggio verso Villa Certosa, ha una storia simile. Pochi, dimenticabili mesi come assessore all'Istruzione a Torre del Greco, poi un'assunzione nella società Campania Navigando (contratto ottenuto senza alcun concorso: così dopo appena due mesi viene licenziata in tronco).

Francesca Pascale, ex valletta del programma trash "Telecafone", eletta come consigliere Pdl alla provincia di Napoli con 7.600 voti, nel 2010 è stata assente in aula il 49 per cento delle volte (14 su 30), mentre nel 2011 le presenze si contano su una sola mano.

Mariarosaria Rossi, organizzatrice di feste al Castello di Tor Crescenza affittato dal premier, intercettata mentre parlava del bunga bunga con Emilio Fede (era di casa anche ad Arcore). In tre anni il suo carniere da deputata è quasi vuoto: una sola proposta di legge come primo firmatario, ), nessuna mozione, interrogazione o risoluzione. Zero di zero.

Elvira Savino, l'amica di Sabina Began e Gianpi Tarantini, nell'emiciclo s'è vista pochino: una volta su tre non c'era. In oltre tre anni ha firmato appena quattro interrogazioni e quattro proposte di legge (cioè una ogni 140 giorni), ma in compenso s'è fatta notare nelle pagine di cronaca giudiziaria.

Nicole Minetti, specializzata in igiene orale, in lap dance e travestimenti (pare che si vestisse da suora), al Pirellone (dove guadagna oltre 10 mila euro al mese) ha co-firmato un progetto di legge per la "valorizzazione del patrimonio storico risorgimentale in Lombardia" e 14 mozioni, tra cui quella sulle nuove norme per gli acconciatori. Una sola interrogazione scritta di suo pugno.

Infine, c'è la classe dirigente mandata al Parlamento europeo:

Barbara Matera, ex "letteronza" di "Mai dire gol" e annunciatrice Rai, laureata in scienze dell'educazione, secondo alcune classifiche ad hoc è una delle deputate italiane più attive a Strasburgo.

Anche Laura Comi si difende bene: nessuno, anche tra i colleghi dell'opposizione, osa parlarne male.

La terza Papi girl lanciata in Europa è Licia Ronzulli, una habitué delle feste di Villa Certosa. A Strasburgo non ha mai scritto una relazione, ma ha presentato tante interrogazioni. Nel 2011 ha chiesto informazioni "sull'utilizzo del cloro nelle piscine", sulla "tratta di cuccioli nell'Europa dell'Est", sulla "lotta all'abbronzatura artificiale selvaggia", sul "contrasto al culto eccessivo della magrezza", senza dimenticare "il monitoraggio del buco dell'ozono", "il contrasto ai disturbi del sonno", "la salvaguardia delle ostriche", e "il silenzioso sterminio dei rinoceronti in Africa australe". Stipendio netto: circa 15 mila euro al mese.


Tratto da L'Espresso - immagine via L'Espresso

giovedì 22 settembre 2011

Alla ricerca dell'impunità totale

Oggi la Casta ha salvato dall'arresto il deputato Marco Milanese.

A proposito di Casta e d'immunità/impunità.

Tra i parlamentari protagonisti della giornata odierna che, con il loro voto (segreto), hanno salvato il loro collega deputato Marco Milanese (Pdl), alcuni (tra i quali lo stesso Milanese), già nel 2009, sono stati i firmatari della proposta di legge costituzionale che potete leggere qui di seguito (tratto da il blog I segreti della Casta):

[...] Per impedire che un domani qualche magistrato continui a perseverare nell'assurda pretesa di giudicare i parlamentari come ogni normale cittadino, un folto numero di deputati ha depositato una proposta di modifica costituzionale. La proposta è molto semplice: bisogna chiedere preventivamente l'autorizzazione alla Camera non più solo per eseguire un mandato di cattura, ma anche semplicemente per aprire un'indagine nei confronti di un parlamentare.
In questo modo nessun deputato verrà più indagato e intercettato: nessun membro del Parlamento può essere sottoposto a procedimento penale, senza l'autorizzazione della camera.
Cosa cercano di ottenere è facilmente prevedibile: l'impunità totale della casta.
Vergogna!
s.t.

Il testo del ddl è reperibile nella banca dati della Camera dei Deputati.

L'Italia snobba le potenzialità di Internet

Secondo un rapporto McKinsey,  preparato in occasione del G8 dello scorso maggio per analizzare l'impatto della Rete sulla politica e sull'economia, Internet ha un ruolo trainante nello sviluppo economico. Quel report metteva a confronto tredici paesi: quelli del G8 più Cina, Brasile, Corea del Sud, India e Svezia; l'Italia non ci faceva una bella figura, visto che eravamo in fondo a tutte le classifiche.

L'Italia è il paese che meno si sta avvantaggiando della ricchezza che la Rete porta all'economia. In Francia, per esempio, il risultato occupazionale è questo: 1 milione e 200 mila posti di lavoro creati in quindici anni grazie alla Rete, 500 mila posti perduti, saldo positivo 700 mila. In pratica, da noi ogni due posti perduti se ne creano tre, in Francia cinque.

Perché questa enorme differenza? Ci sono tanti motivi: il più evidente è la scarsa diffusione della banda larga e quella, pressoché inesistente, della banda ultralarga (fino a 100 megabit al secondo). Calcola Sacco: "È dimostrato che ogni 10 per cento di aumento di penetrazione della banda larga, la ricchezza di un paese in termini di Pil cresce dell'1 per cento. E ogni mille nuovi utenti di banda larga si creano 80 nuovi posti di lavoro". Ci sarebbe da correre a dare un senso al tavolo aperto mesi fa dal ministro Paolo Romani con le società di telecomunicazioni che finora non ha prodotto nulla o quasi. Del resto quando lo scorso giugno il ministro Tremonti provò ad inserire nella manovra del Patto di Stabilità una norma che equiparava l'accesso a Internet ad un diritto universale facendo propri gli obiettivi della Agenda Digitale Europea (connessione garantita minima per tutti a 30 megabit: oggi siamo sotto i 3), fu messo in minoranza dallo stesso governo e ne uscì un articolo molto blando che si limitava a generici auspici.

Non è però solo una questione di fibra (ottica). C'è una questione di cultura. Di incapacità di capire il potenziale di innovazione portato dalla rete non solo per le aziende che offrono servizi Web, ma soprattutto per le altre. Secondo McKinsey, "Internet comporta una modernizzazione per tutti i settori economici e il maggiore impatto positivo si registra per le imprese tradizionali: tre quarti della ricchezza totale prodotta dalla Rete viene da aziende che non si definiscono Internet player ma che hanno beneficiato dalla innovazione digitale". In questo ambito, il ruolo più importante sembrano giocarlo le piccole e medie imprese, che grazie alla Rete possono fare economie di scala, aprirsi a nuovi mercati e recuperare competitività: fra 4800 casi analizzati in occasione dello scorso G8, "le aziende con una forte presenza Web sono cresciute molto di più, fino al doppio di quelle che invece non usano la rete. Le prime hanno anche un valore doppio di esportazioni e di posti di lavoro creati". 

Tratto da Repubblica

mercoledì 21 settembre 2011

Senato, respinto il ddl "Parlamento Pulito"

I capigruppo del Senato hanno rifiutato di mettere in discussione (calendarizzare) il ddl "Parlamento Pulito", la legge di iniziativa popolare promossa da Beppe Grillo e dal Movimento 5 Stelle (firmata e voluta da 350.000 cittadini). Nonostante il richiamo di Antonio Di Pietro al presidente del Senato, Renato Schifani, la casta ha preferito affossare la proposta di iniziativa popolare.

E' però corretto sapere i nomi dei capigruppo che hanno respinto il ddl. Ecco i nomi: Maurizio Gasparri (Pdl), Anna Finocchiaro (Pdmenoelle), Francesco Rutelli (Terzo Polo), Federico Bricolo (Lega Nord), Giampiero D'Alia (Udc), Giovanni Pistorio (Misto), Pasquale Viespoli (Forza Sud). L'unico a favore è stato Felice Belisario (Idv).

Era Ilona Staller, non Beppe Grillo

Questo fu il discorso che Ilona Staller (nota con lo pseudonimo di Cicciolina), tenne alla Camera, il 29 luglio 1989, durante la X Legislatura. Era proprio lei, non era Beppe Grillo con la parrucca.

ILONA STALLER (nome completo: Elena Anna Staller)
Discorso alla camera - Un giorno di 22 anni fa

PRESIDENTE: E' iscritto a parlare l'onorevole Staller. Ne ha facoltà .

ELENA ANNA STALLER: Signor Presidente del Consiglio, onorevoli colleghi, vedo con piacere che dopo due mesi di crisi, risse e litigi, avete trovato il modo di dividervi le poltrone. Spero che adesso ve ne starete un po' tranquilli, almeno fino al 1992. Spero che adesso per un po' lascerete in pace la gente; quella gente che è sempre più delusa, ha sempre meno speranze e sta comprendendo sempre di più che tutti questi inutili litigi in famiglia servono solo a chi cerca il potere e vuole usarlo senza essere controllato.

Il nostro è il paese europeo in cui i governi e le legislature durano di meno, i cui elettori sono chiamati più spesso a votare, in media una volta ogni tre anni, ma in questo caso abbiamo rischiato di interromperla dopo neanche due anni dal suo inizio: un record dei record. Credo che denunciare tutto ciò sia molto importante per tutti. Il nostro rischia di diventare l'ultimo paese in Europa e questo non certo a causa mia, cioè della strega Cicciolina, ma per queste crisi continue che servono solo a chi vuole trovare nuovi equilibri di potere, ignorando completamente i contenuti, le proposte, le cose da fare. Le formule di Governo cambiano, ma le vostre facce rimangono sempre le stesse. C'è sempre Gava, c'è sempre Mammì, c'è sempre Misasi, c'è sempre cicciolino Andreotti. Siete sempre gli stessi, e la cosa più grave è che anche i problemi sono sempre gli stessi, ma voi fate finta di niente e continuate a chiedere voti, a far cadere i vostri stessi governi e a farli resuscitare. Gli anni passano e le vostre facce restano. Le facce di chi avrebbe potuto fare e non ha mai dato, di chi è sempre stato sospettato ma non è mai stato condannato, di chi si fa schiaffeggiare con finta tolleranza, di chi ha sempre promesso e non ha mai mantenuto.

A proposito di promesse non mantenute: quando era Presidente del Consiglio, Ciriaco De Mita promise che avrebbe cacciato le pornostar dal Parlamento. È passato qualche mese, lui se ne è andato ed io sono rimasta.
[Ilona Staller parla di violenza sulle donne, di aborto, di Aids, di pari opportunità, di libertà di opinione, d'espressione, della libertà della cultura, del diritto dei detenuti alla sessualità, poi conclude...]

Cari colleghi, abbiamo un nuovo Governo: è un Governo vecchio, vecchio negli uomini, vecchio nei programmi, vecchio nelle parole; è un Governo vecchio, composto dagli stessi uomini che sono colpevoli di avere permesso che le periferie delle nostre grandi, grandi città diventassero simili a villaggi messicani e i nostri mari a insalate di alghe. Governi vecchi come questo ne abbiamo avuti tanti che votare la sfiducia a tutti alla lunga è anche faticoso. Cosi, giuro che mi era venuta la tentazione di votargli la fiducia, giusto per regalargli il voto della pornostar di cui tutti quanti avete molta paura. Sarebbe un regalo che imbarazzerebbe un po' tutti i bigotti che ci sono tra voi; sarebbe un brutto regalo sicuramente, però ve lo sareste meritato. Poi ci ho ripensato: la fiducia è meglio darla solo al governo ombra di Achille Occhetto, il vostro è solo un'ombra di Governo e nulla merita.

Ma io spero che cicciolino Andreotti mi smentisca prima della fine della legislatura.

PRESIDENTE: Non essendovi altri iscritti a parlare, dichiaro chiusa la discussione sulle comunicazioni del Governo. Il seguito del dibattito è rinviato alla seduta di domani.

Link: il testo completo.        [guarda il video]


Fonte: Byoblu

martedì 20 settembre 2011

Miss Italia 2011, Paolini querela la Rai per truffa

Stefania Bivone, miss italia 2011
Miss Italia, come ogni anno, fa parlare di sé. A fare notizia, in questa edizione, è la querela depositata da Gabriele Paolini nei confronti della  Rai, in seguito alla "sospetta truffa" nella proclamazione come vincitrice del concorso di Stefania Bivone.
Il teledisturbatore più celebre della tv (finito anche nel libro dei guinness dei primati) sapeva già due ore prima della proclamazione che a vincere sarebbe stata la ragazza calabrese.
Nella querela Paolini avrebbe scritto: “Ancora una volta, devo gridare allo scandalo! La vincitrice dell’edizione 2011 è la signorina Stefania Bivone, numero 18, Miss Calabria”.
Secondo Paolini, non ci sarebbero dubbi: tutto era già stato combinato
Non è la prima volta che Paolini denuncia irregolarità nelle premiazioni di talent show e concorsi televisivi.

La domanda che sorge spontanea è: come faceva Paolini a sapere in anticipo il nome della vincitrice?

La disoccupazione giovanile è in aumento in tutto il mondo

La disoccupazione giovanile è in aumento in tutto il mondo.
Può sembrare un problema secondario, perché spesso i giovani possono appoggiarsi ai genitori, hanno l'opportunità di studiare più a lungo e sono nel pieno delle loro forze. Non hanno una famiglia da mantenere né hanno particolarmente bisogno dell'assistenza sanitaria che i lavoratori più anziani a volte perdono insieme al lavoro. Ma è ampiamente dimostrato che la disoccupazione giovanile produce danni permanenti. Negli ultimi cinque anni è aumentata in quasi tutti i paesi dell'Ocse. Nell'Unione europea è disoccupato un ragazzo su cinque sotto i 25 anni, e le percentuali sono particolarmente alte nel paesi del sud. Negli Stati Uniti è senza lavoro poco più del 18 per cento degli under 25. Per i giovani neri, che costituiscono il 15 per cento di questo gruppo, il tasso raggiunge il 31 per cento, e sale al 44 per quelli che non hanno un diploma di scuola superiore (per il bianchi è il 24 per cento). Altri paesi, come la Svizzera, i Paesi Bassi e il Messico, hanno tassi di disoccupazione giovanile al di sotto del 10 per cento, ma in aumento.

Nei momenti difficili, i giovani sono spesso i primi a rimetterci. Hanno meno esperienza e meno preparazione, e in molti paesi possono essere licenziati più facilmente rispetto ai lavoratori più anziani. Quindi sono i bersagli preferiti dei datori di lavoro che vogliono tagliare le spese, anche se il fatto che hanno stipendi più bassi scoraggia in alcuni casi il licenziamento. In molti dei paesi dell'Ocse, il tasso di disoccupazione giovanile è il doppio di quello del resto della popolazione. In Gran Bretagna, Italia, Norvegia e Nuova Zelanda è almeno di tre a uno. In Svezia la disoccupazione tra i ragazzi dai 15 ai 24 anni è 4,1 volte superiore a quella dei lavoratori tra i 25 e i 54 anni.

Debito, Standard & Poor's declassa l'Italia

L'agenzia internazionale di rating Standard & Poor's ha declassato il debito sovrano a breve e a lungo termine dell'Italia portandolo a «A» da «A+» e a «A-1» dal precedente «A-1+».
Le prospettive future per l'Italia, spiega l'agenzia americana, sono per giunta «negative». La notizia è arrivata almeno in parte a sorpresa, dopo che Moody's, un'altra agenzia di rating, aveva deciso di tenere sotto osservazione il nostro debito sovrano ancora per un mese.

Crescita debole e governo troppo fragile, queste le motivazioni del declassamento del deficit del nostro paese.

Il Governo italiano: Berlusconi protesta: "Colpa dei media"; valutazioni politiche, non reali. "Il governo ha sempre ottenuto la fiducia del Parlamento dimostrando così la solidità della propria maggioranza. Le valutazioni di Standard & Poor's sembrano dettate più dai retroscena dei quotidiani che dalla realtà delle cose e appaiono viziate da considerazioni politiche" ha commentato palazzo Chigi in una nota. "Vale la pena di ricordare che l'Italia ha varato interventi che puntano al pareggio del bilancio nel 2013 e il Governo sta predisponendo misure a favore della crescita, i cui frutti si vedranno nel breve-medio periodo".

La replica dell'agenzia Standard & Poor's: "Non ci occupiamo di politica". "I rating sovrani di Standard & Poor's sono valutazioni apolitiche e prospettiche del rischio di credito fornite agli investitori". "Valutiamo l'impatto dei governi sull'economia". E ancora: "La valutazione di Standard & Poor's", ha precisato l'agenzia, "è basata su un'analisi dettagliata e indipendente delle prospettive economiche e fiscali dell'Italia e sulle ipotesi relative all'andamento prospettico atteso del debito, come illustrato ampiamente nei due report pubblicati". L'agenzia ha così concluso: "I rating indicano come diverse iniziative politiche possono impattare l'affidabilità finanziaria e non intendono dare alcun suggerimento sulle politiche che un governo dovrebbe o non dovrebbe perseguire".

lunedì 19 settembre 2011

"Più merda c'è meglio è" - Marco Travaglio


Fonte: Blog di Beppe Grillo

La storia di Internet: l'analisi di Evgeny Morozov

La storia di Internet (i primi 20 anni). L'analisi di Evgeny Morozov:

La rete è nata come spazio condiviso, ma rischia di diventare un grande centro commerciale.

Internet è un bambino con molti padri. È una tecnologia estremamente complessa e ogni segmento, dai protocolli di comunicazione ai browser, ha una storia intricata. Le radici di internet risalgono agli anni cinquanta, con la diffusione della cibernetica. Poi, negli anni sessanta, è stata introdotta la commutazione di pacchetto, un nuovo modo di trasmettere i dati spezzettandoli in tanti frammenti. Negli anni settanta sono nate molte reti universitarie e governative, che si sono connesse tra loro negli anni ottanta. I primi browser sono apparsi all'inizio degli anni novanta. Ad agosto hanno compiuto vent'anni.

Intervista shock di Terry De Nicolò

Intervista shock di Terry De Nicolò (un'esclusiva) a L'Ultima Parola: Terry De Nicolò, una delle escort coinvolte nel giro di festini a casa di Berlusconi spiega la sua filosofia di vita: "Se tu sei racchia e fai schifo te ne devi stare a casa. Se vuoi 20mila euro al mese ti devi vendere anche tua madre se necessario". E su Gianpaolo Tarantini dice: "Lui un grande imprenditore, adesso tutti parlano contro di lui ma è tutta invidia. Se sei onesto non fai un gran business, se vuoi andare in alto devi passare sopra i cadaveri ed è giusto che sia così". Guarda il video:


Parola di escort.

sabato 17 settembre 2011

Iva, da oggi scatta l'aumento

Oggi è scattato l'aumento dell'Iva dal 20 al 21% previsto nell'ultima manovra economica. È stata pubblicata nella Gazzetta Ufficiale di ieri, infatti, la legge 14 settembre 2011, n. 148, che ha convertito la manovra di Ferragosto (Dl 138/2011).
Da oggi, quindi, costerà di più andare in palestra, comprare un elettrodomestico, andare dal parrucchiere/barbiere o semplicemente fare la spesa. Insomma il provvedimento è ormai realtà e la stessa Agenzia delle entrate ha ribadito l’immediata applicazione dalla quale restano esclusi, almeno per ora, alimentari di prima necessità, la sanità, l’istruzione, la casa e tutte quelle categorie in cui l’ Iva applicata è quella al 4% o al 10%.
In questo elenco i principali beni per i quali è aumentata l'Iva.

venerdì 16 settembre 2011

Debito pubblico italiano: dal 1976 ad oggi

La situazione di quest'anno e la spirale del nostro debito dal 1976 ad oggi:

Immagini via Linkiesta

[clicca le immagini per ingrandire]

Il nostro debito pubblico: quando e chi lo ha formato?

Scopri quant'è il debito pubblico italiano, in tempo reale.

Povero Castelli

Ieri sera è andata in onda su La7 la prima puntata di Piazzapulita, il nuovo talk show politico condotto da Corrado Formigli. Gli ospiti in studio sono stati: Maurizio Belpietro (Libero), Peter Gomez (Il Fatto Quotidiano), Matteo Renzi (Pd), Nunzia De Girolamo (Pdl) e Roberto Castelli (Lega Nord).
Nel corso della trasmissione si è discusso un po' di tutto. La prima parte è stata incentrata sulle intercettazioni, mentre nel finale si è parlato dei stipendi dei parlamentari.
Il sindaco di Firenze, Matteo Renzi, ha menzionato il “caso” di Massimo Zedda. Il sindaco di Cagliari ha rinunciato al proprio vitalizio di consigliere regionale una volta eletto primo cittadino. Renzi ha aggiunto “C’è una nuova generazione che, a differenza del passato, non fa politica per interesse”. Qui è salito in cattedra Roberto Castelli che ha risposto: “Dico solo che c’è anche la vecchia generazione di politici che la pensa come te. Di politici che dopo venti anni che fan politica come me sono poveri. Chiaro. Io facevo l’ingegnere, guadagnavo abbastanza bene te lo posso garantire. Ho rinunciato alla mia pensione di ingegnere, perché ho preferito far politica. Oggi sono povero, ho pochissimi soldi. Guadagno solo 145 mila euro all’anno”. [guarda il video]

Già, proprio così: il viceministro leghista si sente povero...

giovedì 15 settembre 2011

Corrado Formigli torna in tv con: "Piazzapulita"


Corrado Formigli debutterà stasera (ore 21,10) su La7 con la sua nuova trasmissione di approfondimento intitolata Piazzapulita (in onda tutti i giovedì alle 21,10 su La7).

Corrado Formigli, giornalista, autore ed ex-inviato per Annozero, dovrà vedersela nel confronto, soprattutto, con programmi come l’Infedele di Gad Lerner (La7) e Ballarò (Rai3) di Giovanni Floris.

La redazione del programma è composta in massima parte dalla squadra di giovani inviati che hanno fatto parte di Exit e una parte della squadra di Santoro; gli autori sono: Alessandro Sortino, Mariano Cirino, Vittorio Zincone e lo stesso Formigli.

Nell'intervista (video sopra), ai microfoni de ilfattoquotidiano, Formigli dichiara: “Racconteremo stasera, attraverso un’intervista esclusiva al faccendiere Flavio Carboni, il grado di commistione che c’è tra politica e affari” e sul progetto di Michele Santoro precisa: “E’ una cosa benemerita, un bel tentativo quello di Michele. Idealmente sono con lui e aggiungo che non può che essere un bene che si creino spazi fuori dalle piattaforme principali”.

Eppela, il primo crowdfunding d’Italia

Eppela, il primo crowdfunding d’Italia.

Nicola Lencioni e Chiara Spinelli hanno lanciato a maggio Eppela, il sito nato per sostenere idee e creatività. Vogliono diventare il primo sito di crowdfunding al mondo per finanziare progetti culturali e di informazione libera. Come? Col diretto contributo degli utenti. La procedura da seguire è semplice e trasparente. Basta registrarsi e inviare una sintesi del progetto. La proposta deve includere il periodo in cui si vuole rimanere online e l’ammontare del finanziamento, oltre a una serie di premi per chi ha deciso di sostenere economicamente il progetto. I contributi verranno prelevati dal conto Paypal, l’unico con cui è possibile donare, solo se il budget sarà raggiunto entro la scadenza e, in questo caso, il sito tratterrà per sé il 5%. Se invece la soglia fissata viene raggiunta prima, la raccolta prosegue regolarmente fino alla scadenza. Ad oggi hanno messo online più di 25 progetti.

Il sito è anche aperto a idee di qualità che riguardino il mondo del giornalismo. “Si potrebbe usare Eppela per fondare una rivista indipendente – specifica Chiara – e sarebbe una grande innovazione visto che in Italia non è ancora stato fatto. Con la nostra piattaforma vorremmo supportare l’informazione libera. Per questo quando abbiamo sentito che Santoro si affidava al crowdfunding per la nuova trasmissione, ci si è accesa la lampadina”. Chiara infatti spiega che le due iniziative, quella di Eppela e Comizi d’amore (il nuovo/futuro programma di Michele Santoro), condividono la stessa filosofia di sostegno volontario e dal basso e “possono rivoluzionare i meccanismi produttivi e lanciare una nuova sperimentazione”.

“Vorremmo offrire a Santoro il nostro portale in maniera totalmente gratuita. Certamente raggiungerebbe l’obiettivo e segnerebbe una svolta importante nel mondo della creatività e della comunicazione. Non vogliamo predicare
nel deserto, unire le forze ci aiuta ad accelerare il cambiamento culturale”.

Per saperne di più: http://eppela.com/ita/

Jump on Opportunities!

mercoledì 14 settembre 2011

Berlusconi è credibile a livello internazionale?

Sondaggio Ipsos del 13/9/2011 - Ballarò

Come si può vedere dall'immagine qui sopra, che riporta i risultati del sondaggio Ipsos, appena il 15% degli italiani crede che il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi sia ancora credibile a livello internazionale; mentre per il 78% lo è "poco" o "per nulla".

Ma chi sarà quella persona (1 su 100) che ha risposto "molto" ???

martedì 13 settembre 2011

Scuola, italiani tra i meno istruiti d'Europa

L’ultimo rapporto Ocse ci regala una fotografia impietosa dello stato della nostra scuola pubblica. Siamo tra i meno istruiti e gli stipendi dei docenti sono tra i più bassi d'Europa (gli stipendi degli insegnanti della scuola italiana sono diminuiti dell’1% negli anni che vanno dal 2000 al 2009, mentre nel resto dei paesi dell’Ocse sono aumentati in media del 7%). Ci posizioniamo al 29mo posto su 34 paesi europei per quanto riguarda gli investimenti per l'istruzione (siamo alla pari con Germania e Ungheria; peggio di noi solo la Slovacchia e la Repubblica Ceca). In Italia appena il 4,8% del Pil è riservato alla scuola, ben al di sotto della media del 6,1% degli altri paesi Ocse.
Tutto ciò ha un riflesso pratico sul grado di istruzione degli italiani: la media dei diplomati Ocse è di poco più dell’81%, l'Italia si attesta al 70,3%. Non va meglio con il dato sui laureati: il 79% dei laureati italiani ha un lavoro, mentre il dato della media Ocse è dell’84%.

L’Italia di Berlusconi secondo il NyT

L’Italia di Berlusconi secondo il New York Times:  The agony and the bunga-bunga: “L’agonia e il bunga-bunga”. Con questo titolo, ispirato dal libro del 1961 di Irving Stone The agony and the ecstasy il New York Times dedica un ampio editoriale alla situazione economica dell’Italia e agli scandali sessuali che hanno coinvolto il suo “libidinoso imperatore – sorry, primo ministro -” Silvio Berlusconi, che fra “due settimane” compirà gli anni (75).

“Settembre è stato il mese più incerto per l’Italia”, con il Parlamento impegnato nell’approvazione del “pacchetto di austerità” e le possibili reazioni dell’Europa alla manovra, scrive il Nyt nella sezione del suo sito web ‘Op-Ed Columnist’.

“Ma c’è dell’altro. Quale tipo di celebrazioni sta orchestrando il premier Berlusconi per il suo 75esimo compleanno? Quest’uomo non ha mai avuto timore di saziare se stesso”, osserva ancora l’editoriale evocando le vicende giudiziarie del premier: “Come sappiamo dai processi in cui è coinvolto per aver pagato per fare sesso con una minore, lui riunisce regolarmente degli autentici harem di giovani donne per dei baccanali con un dress-code che si potrebbe definire bizzarro. Li chiama ‘Bunga bunga party’, termine che non ha e non necessita di una traduzione precisa”.

E gli americani “hanno ricavato un gran divertimento da tutto questo, perché è terrificante ma anche rassicurante. La nostra follia politica impallidisce di fronte a questa opera buffa a luci rosse”, scrive il Nyt che però lancia un avvertimento. “Non dovremmo solo restare a bocca aperta e ridere. Il cammino dell’Italia dalla gloria al ridicolo, spianato dalle distrazioni legali e carnali del premier, minaccia la stabilità finanziaria dell’Europa e non beneficia a nessuno. E oltre a ciò, l’Italia presenta una storia ammonitrice per molte democrazie occidentali privilegiate che si sono fatte cullare dal comfort nella compiacenza di sè”, è la conclusione del quotidiano newyorkese.

lunedì 12 settembre 2011

Una cozza non è per sempre - Marco Travaglio


Fonte: Blog di Beppe Grillo

Francia, esplosione in una centrale nucleare

Il sito nucleare di Marcoule / qui altre immagini

Francia, questa mattina c'è stata un'esplosione di un forno nella centrale nucleare di Marcoule, nel sud del paese. Un morto e quattro feriti: questo il bilancio dell'incidente, secondo quanto riferito dall'ASN, l'autorità francese per la sicurezza nucleare. Un portavoce del Commissariato dell'energia atomica (CEA), riferendosi al rischio di possibili fughe radioattive, ha dichiarato: per il momento "non c'é stata fuga radioattiva all'esterno". Il forno esploso sul sito nucleare di Marcoule si trova nel centro per il trattamento delle scorie di una filiale di Edf. I pompieri hanno comunque eretto un perimetro di sicurezza intorno alla centrale, a causa del rischio di fughe radioattive.

Marcoule si trova a 242 km in linea d'aria da Ventimiglia, 257 da Torino, 342 da Genova. La Protezione Civile italiana è in contatto con l'Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale) e con i vigili del fuoco per monitorare e verificare gli eventuali rischi per il nostro Paese dopo l'esplosione.

Il futuro di Santoro: "Comizi d'amore"

Michele Santoro alla festa del Fatto Quotidiano: "In tv ci vuole qualcuno che possa dire liberamente ‘Berlusconi fuori dalle balle". Quale sarà il suo futuro televisivo, dopo le stagioni di Annozero? "Che cosa faremo lo abbiamo già fatto vedere due volte a Bologna, con Raiperunanotte e Tuttinpiedi" – risponde il conduttore. "Per cui se vi piacciono quei programmi realizzati in maniera indipendente e grazie al vostro aiuto, noi quei programmi vogliamo rifarli". Nel corso del suo intervento, Santoro ha rivelato il nome e le modalità del suo programma futuro: "Con l’aiuto di imprenditori qui presenti, del gruppo televisivo di Parenzo, del Fatto Quotidiano riusciremo a fare un programma che si chiamerà Comizi d’amore". "Il programma dovrebbe partire a fine ottobre e faremo circa 25 puntate", ha spiegato il giornalista.

venerdì 9 settembre 2011

Il Giro di Padania, una buffonata

Ci mancava solo questa. La Lega Nord ha organizzato una corsa ciclistica e l'ha chiamata "Giro di Padania". L'idea è stata del sanetùr Bossi, e l'ha realizzata Michelino Davico. La corsa, a cui partecipano 25 scquadre, è iniziata lo scorso 6 settembre e terminerà questo sabato. Ben sei le Regioni coinvolte (Piemonte, Liguria, Lombradia, Emilia Romagna, Trentino e Veneto) e 170 i comuni toccati (ovviamente non sono mancate le proteste di alcuni sindaci e cittadini, italiani). Più di 150 i ciclisti professionisti partecipanti, tra cui molti campioni (Basso, Petacchi Cunego e Visconti). I favolosi premi "celtici/padani" che verranno consegnati sono: al vincitore una maglia verde e un Golem, al secondo uno scudo e una vanga, al terzo classificato una piramide a forma di M. Per saperne di più potete visitare il sito ufficiale.

Una vera e propria buffonata leghista. E adesso vi spiego il motivo: semplice  ... la "Padania" non esiste!!!

Sexy suore fanno la lapdance per Berlusconi

Il The Sun, oggi: Sexy nuns gave Silvio Berlusconi lapdancesdanced. Imane Fadil, marocchina di 27 anni, si è presentata in procura a Milano per testimoniare sul caso Ruby. E ha aggiunto nuovi particolari sul bunga bunga, l'ormai noto rituale sessuale praticato dalle ragazze ospiti di Berlusconi ad Arcore: tra i succinti vestiti che Silvio amava vedere sulle ragazze del bunga bunga c’erano quelli da poliziotta, crocerossina e infermiera. Ma non solo. Ora spunta pure quello da sexy suora (nun-ga nun-ga): una tunica scura, con tanto di copricapo e croce rossa sul velo. A indossarlo erano Barbara Faggioli e Nicole Minetti.

Immagine via Nonleggerlo

Il meglio del "peggio"

Bestemmie, parolacce, insulti, pernacchie e cattivo gusto: il ''the best of'' degli scivoloni mediatici dei ministri del governo Berlusconi IV:


Fonte: La Repubblica

Parlamento Pulito: il primo "Cozza Day"

Domani, sabato 10 Settembre 2011, ci sarà il primo "Cozza Day", “il giorno delle cozze parlamentari abusive”. Beppe Grillo lo ha annunciato con un post sul suo blog e domani insieme al Movimento 5 Stelle sarà a Roma davanti a Montecitorio per chiedere le ragioni del silenzio sulla legge di iniziativa popolare "Parlamento pulito" per la quale hanno firmato 350mila italiani. Firme che giacciono in Senato dal dicembre 2007.

Una proposta che prevedeva l'ineleggibilità al Parlamento dei condannati per reati penali in via definitiva e per quelli di primo e secondo grado con processo in corso, il ripristino dell'elezione diretta dei candidati attraverso la preferenza unica e il limite di due mandati ai parlamentari: 10 anni massimo e poi si lascia la poltrona. Significa che chi è eletto potrà fare politica solo per due mandati, che sia in Consiglio comunale, Regione o Parlamento.


Cozza Day, istruzioni per l'uso

giovedì 8 settembre 2011

Londra, apre il Bunga Bunga Bar

Ci troviamo a Londra, 37 Battersea Bridge Road. In questi giorni è stato inaugurato un nuovo locale: il Bunga Bunga Bar.

Un Bar-Pizzeria-Karaoke, con all’interno un bancone a forma di gondola con dipinto della laguna veneziana, il Colosseo al posto del palco, caschi della Piaggio al posto dei lampadari, poster che ricordano i nostri prodotti più famosi. E, ovviamente, non potevano mancare delle immagini di Silvio Berlusconi e Ruby Rubacuori. Chissà se i diretti interessati ci andranno mai a mangiare una pizza…magari insieme!

Ecco alcune foto:






Immagini via Nonleggerlo (1) / Nonleggerlo (2-3-4-5-6)

[clicca le immagini per ingrandire]

I finti poveri

I "finti poveri" (in realtà proprietari di yacht, Suv, super-ville) in Italia purtroppo sono molti, troppi. Infatti, nel nostro "bel Paese", solo 34mila italiani dichiarano più di 300mila euro, dunque appena lo 0,075% dei contribuenti pagherà la supertassa del 3% introdotta dal governo nell'ultima manovra finanziaria.

Santoro torna in onda sul web con "Senza Rete"

Michele Santoro torna in onda sul web. L'annuncio sarà dato ufficialmente questo fine settimana durante la seconda edizione della festa de Il Fatto Quotidiano.

Michele Santoro condurrà un nuovo programma che si intitolerà Senza Rete (nel format del tutto identico a Rai per una Notte e Tutti in Piedi). Il giornalista quindi alla fine ha deciso che non andrà nè in Rai, nè su La7, ma si affiderà al web e a un circuito di televisioni private sul digitale terrestre per dare copertura all'evento.

Aggiornamento: Il futuro di Santoro: "Comizi d'amore"

mercoledì 7 settembre 2011

Berlusconi: ''Vado via da questo Paese di merda''

Silvio Berlusconi si sfoga così al telefono con Walter Lavitola (la telefonata è stata intercettata dai pm della Procura di Napoli il 13 luglio scorso):
"Io, sono assolutamente tranquillo... A me possono dire che scopo, è l'unica cosa che possono dire di me... è chiaro? Quindi io... mi mettono le spie dove vogliono... Mi controllano le telefonate... Non me ne fotte niente... Io... Tra qualche mese me ne vado per i c... miei... Da un'altra parte e quindi vado via da questo paese di merda, di cui sono nauseato... Punto e basta".


Chissà se manterrà la promessa...

La più grande riserva d'acqua dell'universo

La più grande riserva d'acqua dell'universo si trova a circa 12 miliardi di anni luce dalla Terra, oltre i confini della Via Latttea, e si estende per circa 5 milioni di miliardi di chilometri attorno alla superficie del quasar "APM 08279+5255".

La scoperta è stata effettuata da un team di astronomi del Jet Propulsion Laboraty (Jpl) della Nasa, utilizzando un telescopio dell'osservatorio di Mauna Kea, nelle Hawaii e da un'équipe del California Institute of Technology (Caltech) che ha usato l'Interferometro di Plateau de Bue, sulle Alpi francesi.

La quantità d'acqua che, sotto forma di vapore acqueo, avvolge il quasar, è di 140 mila miliardi di volte superiore a quella presente in tutti gli oceani della Terra.

L'illustrazione di un quasar simile a quello scoperto. Foto Nasa

martedì 6 settembre 2011

Il Mausoleo di Silvio Berlusconi

Silvio Berlusconi si è fatto costruire anni fa un Mausoleo nella villa San Martino ad Arcore. Non è uno scherzo. Guardate questo video:

 
 
Marco Travaglio racconta del Mausoleo di Berlusconi

L'ICI del Vaticano

 

Mi trovo per una volta perfettamente d'accordo con Angelo Bagnasco, il presidente dei vescovi. Le sue parole sono miele del deserto: "Le cifre dell'evasione fiscale sono impressionanti. Come credenti e comunità cristiana dobbiamo rimanere al richiamo etico che fa parte della nostra missione e fare appello alla coscienza di tutti perche anche questo dovere possa essere assolto da tutti per la propria giusta parte". Bagnasco dovrebbe far seguire alle parole i fatti, alla predica l'esempio. Proponga il pagamento dell'ICI sui beni immobiliari del Vaticano, ora esenti. Un patrimonio di circa 100.000 fabbricati sui quali non vengono pagati 2 miliardi all'anno. Anche il Vaticano deve fare la "propria giusta parte".



Se siete interessati a tale argomento e volete approfondirlo meglio, vi consiglio di leggere l'articolo di Stefano Livadiotti pubblicato su l'Espresso: La Santa Evasione

lunedì 5 settembre 2011

Il suonatore di piffero - Marco Travaglio


Fonte: Blog di Beppe Grillo

Cina, il mare diventa verde

Il mare è diventato verde. Ci troviamo a largo delle coste di Qingdao, nella Cina orientale di Shandong. Fare il bagno nelle alghe: i cinesi sembrano sereni...




...serene le autorità: perchè questa specie di alga, chiamata Enteromorpha prolifera, non è velenosa. Sereni i bambini: sembrano divertirsi molto a sguazzarci dentro. Il segreto evidentemente è accontentarsi, come dire: "Lo sappiamo che un mare veramente pulito è un'altra cosa, ma a noi va bene anche così". E invece no! Se l'acqua diventa pastosa e il mare verde, nel Paese più inquinato del mondo, cos'altro deve accadere? Forse che le alghe diventino velenose?

Le foreste antismog


Dal 1990 al 2007, le foreste di tutto il pianeta hanno "ingoiato" circa un sesto dell'anidride carbonica (CO2) presente nell'atmosfera e prodotta dalle emissioni dei combustibili fossili. Lo dimostra uno studio pubblicato su Science e coordinato da Yude Pan, del Dipartimento dell'Agricoltura, Servizio Forestale (Usda) degli Stati Uniti.

Le foreste catturano l'anidride carbonica per fotosintesi. Le piante svolgono così un ruolo importante nel controllo della quantità di anidride carbonica nell'atmosfera, stabilmente in aumento per effetto delle attività umane.

I dati analizzati hanno consentito di calcolare che le foreste più vecchie "ingoiano" ogni anno 2,4 miliardi di tonnellate di CO2, un terzo delle emissioni di anidride carbonica annuali provocate dalla combustione dei carburanti fossili.