lunedì 28 febbraio 2011

Il palo della banda dell'ortica - Marco Travaglio


Fonte: Blog di Beppe Grillo

Il tachimetro della banda larga

"Adsl veloce fino a (X) Megabit al secondo": i fornitori di accesso a Internet fanno a gara nell'offrire linee sempre più rapide, ma nei messaggi pubblicitari viene sempre dichiarata la velocità massima di connessione (mai quella minima). Per aiutare gli utenti a conoscere quanto sia davvero larga la propria banda di accesso al web, l'Autorità per le garanzie nelle comuniczioni (Agcom) ha predisposto da alcune settimane un sito www.misurainternet.it dove è possibile scaricare - previa registrazione - il software Ne.Me.Sys. Una volta installato, il programma fornisce un monitoraggio certificato sulla velocità della propria linea Adsl.

domenica 27 febbraio 2011

Risse in Tv? Fanno bene solo all'audience!

Litigare in televisione fa bene solo all'audience. Non certo a noi telespettatori che, anzi, faremmo volentieri a meno del triste spettacolo offerto dalle risse sullo schermo del nostro televisore. A quanto pare, i litigi televisivi attirano maggiormente l'attenzione dei telespettatori.

I recenti litigi in diretta tv fra Silvio Berlusconi e Gad Lerner a L'Infedele, fra Michele Santoro e Mauro Masi ad Annozero o fra Floris e sempre Berlusconi a Ballarò sono soltanto gli ultimi di una lunga serie. Tale fenomeno non dovrebbe trovare spazio in tv, non soltanto per motivi di buonsenso e di corretta educazione del pubblico, ma anche in base alle severe norme di autoregolamentazione che la Rai e le emittenti private si sono date (soltanto sulla carta a quanto pare). Invece capita sempre più spesso di voler guardare una trasmissione televisiva e inavitabilmente imbattersi in vere e proprie risse verbali o nel peggiore dei casi a scontri fisici.

Ci sono trasmissioni che proprio sul litigio fondano la loro ragion d'essere, come Amici o Uomini e Donne (in onda su reti Mediaset) ma anche i reality show come Grande Fratello e L'isola dei famosi (il primo su Canale5, l'altro su Rai2) catturano il pubblico in ragione della conflittualità che esibiscono. Per non parlare dei talk show, che dovrebbero servire a capire meglio l'attualità e che invece propongono le costanti diatribe fra schieramenti avversi (per esempio alcuni politici ospiti in trasmissioni di approfondimento politico).

Il problema è che la rissa attira l'attenzione perchè esce dalla normalità e induce istintivamente a prendere la parte per l'uno o per l'altro, e quindi non cambiare canale per vedere chi alla fine la spunta.

In questo modo salgono gli ascolti, ma la qualità delle trasmissioni cala notevolmente.

venerdì 25 febbraio 2011

Silvio Forever

Non preoccupatevi, "Silvio Forever" è solo il titolo di un film (viene definito dal regista e dai suoi autori - i giornalisti Gian Antonio Stella e Sergio Rizzo - una "autobiografia non autorizzata" di Berlusconi).

Il film, diretto da Roberto Faenza e scritto da Stella e Rizzo, sarà in sala dal 25 marzo, distribuito dalla Lucky Red. Attraverso il montaggio di materiali di repertorio, ricostruisce l'avventura umana, emotiva e politica di Silvio Berlusconi.

Ecco il trailer ufficiale:



Il film in questione è destinato, ovviamente, a far discutere.

mercoledì 23 febbraio 2011

Bloccato lo spot del Forum Nucleare Italiano

Lo spot nucleare diffuso dal Forum Nucleare Italiano è ingannevole e non deve essere più trasmesso.

Il Giurì dell’Autodisciplina Pubblicitaria boccia lo spot del Forum Nucleare Italiano, giudicando ingannevole il messaggio informativo della campagna per il rilancio del dibattito sull’energia nucleare in Italia e bloccando di fatto la messa in onda della pubblicità entro sette giorni.

Secondo quanto emesso dall’istituto che veglia sulla correttezza dei messaggi pubblicitari, nella pronuncia n.12/2011 del 18 febbraio, il video “non comunica al telespettatore gli obiettivi sociali che l’associazione inserzionista intende raggiungere”, violando gli art.2 e 46 del Codice di Autodisciplina, relativi rispettivamente alle comunicazioni commerciali ingannevoli e alle regole dei messaggi contenenti appelli al pubblico.

Lo spot (che per fortuna non verrà più trasmesso in tv):

Berlusconi bacia la mano a Gheddafi. Il video

Ecco il video girato il 27 Marzo 2010 in cui si vede il nostro premier Silvio Berlusconi che saluta il leader libico Gheddafi lo abbraccia gli bacia la mano (ovviamente ha già fatto il giro del mondo). Il video è stato girato durante il vertice della Lega Araba a Sirte lo scorso Marzo. Il Cavaliere fu oggetto di critiche, da cui si difese sostenendo che non c’era stato “nessun inginocchiamento a Gheddafi”.

sabato 19 febbraio 2011

Sanremo 2011: Luca e Paolo cantano "Uno su mille"



Durante la quarta serata del Festival di Sanremo 2011 Luca e Paolo ci hanno regalato un’altra chicca. Hanno cantato “Uno su mille” (ce la fa) di Gianni Morandi, ovviamente rivisitandola a modo loro. Questa volta vittime della canzone erano tutti i leader del partito democratico. Il finale come prevedibile era dedicato a Berlusconi.

Ed ecco il testo della canzone :

Se si va al voto chi ci guiderà
ci vuole un leader altrimenti non ci votano
non ce l’abbiamo adesso ma chissà
uno tra mille ci sarà
che guidi questa opposizione
ci basta un prestanome
Con Bersani proprio no
non puoi andare alle elezioni
puoi anche vincere però
ti cascano i maroni,
a Veltroni non mi va
di aumentare il suo patema
lo ha pugnalato già D’Alema
lui usa sempre quel sistema
e Prodi già lo sa
Franceschini io direi di no,
ha più mordente un comodino in legno d’acero
e Nichi Vendola io non saprei
c’è questa cosa che è un po’ gay
e gli ex DC sono all’antica
voglio una cara vecchia..
A Matteo Renzi forse può
anche darsi che non perda
però ad Arcore c’è andato
e ha pestato già una merda
Per guidarci sai ci serve
un uomo vero e quindi
avrei pensato a Rosy Bindi,
ma visto come siamo ridotti
scongela Bertinotti.
Troppe correnti,
serve un capo che
tenga insieme nel partito democratico
uno che unisca le diversità
tra i nostri mille non ci sta
per compattar le opposizioni
c’è solo Berlusconi
allora diamo a lui il mandato
dal 6 aprile è sul mercato
chissà che per tornare in pista
lui non diventi comunista...

venerdì 18 febbraio 2011

M'illumino di meno 2011

Oggi 18 febbraio 2011 torna M’illumino di meno, la più radiofonica campagna sul risparmio energetico mai escogitata sul globo terracqueo.
La Giornata del Risparmio Energetico 2011, special edition per i 150 anni dall’unità d’Italia, è fissata per oggi 18 febbraio 2011.
 
Anche quest’anno Caterpillar invita comuni, associazioni, scuole, aziende e case di tutt’Italia ad aderire all’iniziativa creando quel “silenzio energetico” che ha coinvolto le piazze di tutt’Europa negli anni scorsi, per fare spazio, dove possibile, ad un’accensione virtuosa, a base di fonti rinnovabili.
Cerchiamo, contestualmente agli spegnimenti simbolici, accensioni originali di luci pulite a tema tricolore. Turbine, lanterne, Led o biciclette, che alimentino tricolori luminosi su tutto il territorio nazionale. Impariamo a risparmiare, a produrre meglio e a pretendere energia pulita per tutti.
Allo stadio attuale della ricerca tecnologica è già possibile produrre energia con il sole, il vento, il mare, il calore della terreno o con le biomasse. Facendo appello all’inesauribile ingegno italico invitiamo tutti, dagli studenti ai precari, dalle aziende in crisi alle amministrazioni comunali, a misurarsi con la green economy adottando un sistema pulito per spegnere lo spreco e accendere una scenografia tricolore.
 
 

Roberto Benigni a Sanremo 2011

Sanremo 2011: nella serata dedicata per intero ai festeggiamenti dei 150 anni dell’Unità d’Italia, Roberto Benigni ha cantato l’Inno Nazionale, ma prima ha deliziato il pubblico con le sue divertenti battute in cui ha parlato di storia recente e storia d’Italia, raccontando degli uomini che hanno fatto l’Unità d’Italia e dell’Inno di Mameli. Al termine della sua esibizione, Roberto Benigni ha raccolto grandi applausi e poi ha lasciato spazio agli altri.

Boom di ascolti. La prima parte ha tenuto davanti alla tv 15 milioni 398 mila spettatori pari ad uno share del 50.23%.

Per chi si fosse perso l’esibizione di Roberto Benigni a Sanremo 2011, vi lascio qui di seguito il video:

mercoledì 16 febbraio 2011

Sanremo 2011: Luca e Paolo cantano "Ti sputtanerò"



"Un omaggio alle grandi coppie che hanno fatto la storia della comicità": sul palco dell'Ariston al Festival di Sanremo 2011 Luca e Paolo cantano ''Ti sputtanerò", dedicandola a Berlusconi e Fini.

Ed ecco il testo della canzone:

Ti sputtanerò
al Giornale andrò
con in mano foto dove tu
sei con un trans.

Ti consegnerò le intercettazioni
e alle prossime elezioni
sputtanato sei.

Ti sputtanerò
con certi filmini
che darò alla Boccassini
dove ci sei tu.

E le mostrerò donne sopra i cubi
e ci metto pure Ruby
che ti fotterò.

E se Emilio
Fede
non si
vede
ce lo aggiungo col Photoshop.

Ho già sentito Lele
Mora
che dichiara
cosa?
Tutto

Ti sputtanerò
sarà un po’ il mio tarlo
con la casa a Montecarlo
dei parenti tuoi
mogli e buoi
tutti tuoi.

E ti sto sputtanando
Dove?
In questura
Pure?

Porto
anche la Santanché.

Le ragazze stanno dalla parte mia e so che mi sostengono
se l’affitto in via dell’Olgettina è intestato a me.

Tuo cognato già lo sai io lo dimostrerò
che la casa al Principato appartiene a lui.
Ti sputtanerò
farò l’inventario
con Noemi e la D’Addario
dei festini tuoi.

Ti sputtanerò
dirò a D’Agostino
che tua suocera e Bocchino han gli inciuci in Rai.

E se tu inter
cetti
la Nicole Mi
netti
c’è Ghedini
che intercetterà te.

Ti sto sputtanando
dove?
Da Santoro
quando?
ora.
Chiamo.

Ti sputtanerò.

Non mi butti giù.
Sì ma il 6 aprile in aula
ci vai solo tu.

martedì 15 febbraio 2011

Berlusconi sarà processato

Il 6 aprile 2011 si terrà il processo per Silvio Berlusconi per i reati di concussione e prostituzione minorile nell'ambito del caso Ruby. Il rito immediato è stato disposto dal gip di Milano, Cristina Di Censo. Per il gip la prova è evidente. Sarà giudicato da tre donne.

Intanto secondo alcuni quotidiani si profila una nuova inchiesta su presunte feste del premier a Roma.

Ovviamente la notizia del premier Berlusconi a processo ha fatto rapidamente il giro del mondo (sarà mica l'ennesimo complotto internazionale per screditare l'Italia da parte dei soliti comunisti?):
ecco la notizia riportata sui principali siti stranieri.

Berlusconi replica...

lunedì 14 febbraio 2011

Codice Berlusconi - Marco Travaglio


Berlusconi è minoranza nel Paese

In questi ultimi anni la politica e il giornalismo italiano sono ruotati tutti intorno a una grande bugia: la falsa convinzione che Silvio Berlusconi e il berlusconismo fossero maggioranza nel Paese. I numeri, per la verità, hanno sempre detto il contrario. Anche quando Berlusconi era all’apice della sua forza (le elezioni del 2008) mai ha saputo raccogliere il 51 per cento dei consensi. Il Cavaliere si invece fermato al 37 per cento dei votanti (cosa diversa rispetto agli aventi diritto al voto), per poi perdere seguito ad ogni tornata elettorale. La grande menzogna, però, è stato ripetuta, raccontata, enunciata e analizzata talmente tante volte, da finire per essere presa per vera. Con rassegnazione, e senza necessariamente riferirsi solo al Cavaliere, in molti dicevano che il nostro Paese ha la classe dirigente che si merita.  Che una nazione fatta di furbi, di evasori fiscali, di fannulloni, di corrotti e di raccomandati, poteva solo essere rappresentata da Berlusconi e dai suoi vari cloni.

Ebbene, si sbagliavano. L’Italia era (ed è) un’altra cosa. Gli italiani – sia a destra che a sinistra – sono in maggioranza un popolo straordinario. Fatto di donne e di uomini che si ammazzano (quando ce l’hanno) di lavoro. Che s’impegnano in quasi 500.000 organizzazioni di volontariato. Che vanno all’estero (4 milioni) per riuscire a fare quello che in patria è impossibile.  Questo non è (solo) il Paese delle mafie più potenti del mondo, della classe politica più corrotta di tutta l’Europa occidentale. Questo è, invece, il Paese di Giovanni Falcone, Francesca Morvillo e Paolo Borsellino, delle associazioni anti-racket, della confindustria e dei commercianti che in Sicilia dicono di no al pizzo. È il paese Giorgio Ambrosoli, di Libero Grassi, di Peppino Impastato, dei giornalisti minacciati in Calabria, dei poliziotti che si pagano da soli la benzina per le loro auto, dei dipendenti pubblici che si portano da casa i computer per far funzionare i loro uffici, degli operai che occupano le fabbriche e salgono sui tetti chiedendo solo di poter lavorare.

L’Italia, insomma, è molto meglio di chi al Governo e in Parlamento immeritatamente la rappresenta. E in questa domenica di febbraio, grazie alle donne, cominciamo ad accorgercene. Mai prima d’ora si era assistito a manifestazioni tanto imponenti organizzate non dai partiti, ma dalla gente. Centinaia di migliaia di persone sono scese in piazza non per moralismo, ma per dignità. Senza odio, senza violenza, hanno detto che loro alla grande bugia non ci stanno più.

Berlusconi che pure, grazie alla compravendita dei deputati, ha ancora la maggioranza alle Camere, è sempre più minoranza nel Paese. Come dimostrano i vari flop delle manifestazioni organizzate dal Pdl, anche tra chi ha votato il Cavaliere è ormai difficile trovare qualcuno disposto a spendersi  per lui. Il Re, non solo metaforicamente, è nudo. Inutile però illudersi. Il presidente del Consiglio non si dimetterà. Non lo farà ora. Per costringerlo a lasciare ci vorranno molti altri 13 febbraio, molte altre piazze, e una finalmente chiara richiesta di elezioni anticipate. Solo così chi in Parlamento milita al fianco di Berlusconi- non per lealtà, ma per interesse – azzarderà due calcoli. E comincerà a capire che reggere il sempre più pesante trono di un vecchio Sultano in agonia non conviene. Perché al momento dell’inevitabile caduta tutta la corte finirà travolta.

di Peter Gomez (blog)

Fonte: Il Fatto Quotidiano

domenica 13 febbraio 2011

Oltre un milione in piazza con le donne



Oltre 60mila a Milano, 100mila a Roma e Napoli. Ventimila a Palermo e migliaia a Trieste, Bari, Pesaro, Bergamo, Genova. Oltre 100 piazze, in Italia ma non solo (Bruxelles, Parigi, Barcellona, New York…) hanno lanciato un messaggio chiaro a Silvio Berlusconi: “l’Italia non è quella che si legge nelle intercettazioni di Arcore”. Così la manifestazione “Se non ora quando?”, indetta sull’onda dell’indignazione femminile, si è trasformata in un evento che entrerà nella storia di questo Paese. Almeno un milione di donne e uomini hanno sfilato senza bandiere né simboli politici. Manifestazioni ordinate ma senza sconti. Con slogan chiari, provocatori, in qualche caso particolarmente coloriti. Sempre all’insegna di una rivendicazione semplice: “Dignità”.

Fonte: Il Fatto Quotidiano


Referendum sull'acqua e nucleare

Consegnare l’acqua al mercato dei privati è una sfida che non si deve perdere !

Dopo il via libera di dicembre dalla Corte di Cassazione per i referendum per l'acqua pubblica, la Corte Costituzionale ha ammesso due dei quattro quesiti referendari proposti contro la privatizzazione del servizio idrico. Il presidente della Repubblica, indirà con proprio decreto ma in modo conforme alla previa deliberazione del Consiglio dei ministri, il referendum in una domenica compresa tra il 15 aprile ed il 15 giugno 2011, come previsto dalla legge. Gli italiani dovranno quindi esprimersi sull'abrogazione del decreto Ronchi che ha sancito nel 2009 che il servizio idrico non potrà più essere gestito da società pubbliche, ma dovrà essere affidato a società private o comunque possedute da privati almeno per il 40 per cento. Il secondo quesito riguarda la cancellazione della norma del cosiddetto Codice dell'ambiente che prevede una quota di profitto sulla tariffa per il servizio idrico, la "remunerazione del capitale investito".

Primo quesito
Secondo quesito

http://www.referendumacqua.it/il-referendum.html



In quel periodo i cittadini saranno chiamati ad esprimersi anche riguardo a un altro tema fondamentale per il futuro del Paese. A 24 anni di distanza dal primo referendum sul nucleare, gli italiani torneranno a votare per la cancellazione dei provvedimenti che hanno riaperto la strada all'atomo in Italia. Greenpeace lancia una nuova campagna di comunicazione per informare i cittadini sui pericoli e sulle implicazioni ambientali, sociali ed economiche che la scelta del governo di puntare sull’energia nucleare comporterebbe. Una campagna che, senza rinunciare a un tocco di ironia, ha il chiaro intento di far conoscere particolari noti agli addetti ai lavori ma sconosciuti ai più.



È bene che i cittadini si eprimano su materie tanto delicate perché è inconcepibile una privatizzazione selvaggia sull’utilizzo di risorse non rinnovabili e preziose quali quelle idriche e pericolose ed inutili come l’energia nucleare.

Io credo che questo argomento sia molto importante e troppo poco conosciuto, anzi l'informazione tutta non lo sta degnando di attenzione quasi come se a nessuno dovesse interessare la cosa !

E' fondamentale quindi che più persone possibili vengano informate su questo importantissimo argomento (ne dipende il nostro futuro). La Rete permette di fare ciò.

Il mio invito allora è quello di condividere, condividere e condividere...

sabato 12 febbraio 2011

La Russa, il ministro scalcia-giornalisti



Ci sono domande che non si possono fare se non si vuole rischiare di essere presi a calci. Almeno a Ignazio La Russa. Quando a margine della manifestazione “In mutande ma vivi” organizzata da Giuliano Ferrara (leggi l’articolo), l’inviato di Annozero Corrado Formigli cerca di avvicinare il ministro della Difesa per fargli alcune domande, prima la Russa dice: “con voi di Annozero non parlo. Mi faccia fare le interviste serie” per poi passare alle vie di fatto. Formigli incalza: “Se fosse dimostrato che Arcore era frequentata da prostitute minorenni, Berlusconi cosa dovrebbe fare?”. Il titolare della Difesa prima dice al cronista di “chiedere a sua sorella” e poi, manco fosse un cavallo, si mette a scalciare da dietro il povero inviato. Non contento La Russa, rivolto a Formigli, si mette a gridare a squarcia gola: “Cosa fa? Mi da pedate da dietro? Mi da pedate? Ma si levi”. Il risultato è che il giornalista di Michele Santoro, dopo essere stato preso a pestoni con il tacco della scarpa di La Russa, viene placcato dalle forze di polizia presenti in sala e identificato. Una bella maniera per non rispondere alle domande. 

di Lorenzo Galeazzi

venerdì 11 febbraio 2011

Presidio Pdl davanti al tribunale di Milano

In mattinata è cominciato il presidio del Pdl davanti al Palazzo di Giustizia a Milano a sostegno di Silvio Berlusconi indagato dai magistrati milanesi per concussione e prostituzione minorile della giovane Ruby. Un centinaio di persone si sono raccolte attorno ad un gazebo sventolando bandiere del Pdl. Gli slogan: «No alla repubblica giudiziaria», «Cento processi, zero condanne uguale persecuzione», «Silvio devi resistere, resistere, resistere» e «La politica nei seggi elettorali non nei tribunali». In piazza è scesa anche il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Daniela Santanchè oltre ad alcuni esponenti del Pdl lombardo.



Che dire, I G N O R A N T I !!!

Povera Italia...

Se non ora, quando?

se non ora quandoSe non ora, quando?

In Italia la maggioranza delle donne lavora fuori o dentro casa, crea ricchezza, cerca un lavoro (e una su due non ci riesce), studia, si sacrifica per affermarsi nella professione che si è scelta, si prende cura delle relazioni affettive e familiari, occupandosi di figli, mariti, genitori anziani.
Tante sono impegnate nella vita pubblica, in tutti i partiti, nei sindacati, nelle imprese, nelle associazioni e nel volontariato allo scopo di rendere più civile, più ricca e accogliente la società in cui vivono. Hanno considerazione e rispetto di sé, della libertà e della dignità femminile ottenute con il contributo di tante generazioni di donne che – va ricordato nel 150esimo dell’unità d’Italia – hanno costruito la nazione democratica.
Questa ricca e varia esperienza di vita è cancellata dalla ripetuta, indecente, ostentata rappresentazione delle donne come nudo oggetto di scambio sessuale, offerta da giornali, televisioni, pubblicità. E ciò non è più tollerabile.
Una cultura diffusa propone alle giovani generazioni di raggiungere mete scintillanti e facili guadagni offrendo bellezza e intelligenza al potente di turno, disposto a sua volta a scambiarle con risorse e ruoli pubblici.
Questa mentalità e i comportamenti che ne derivano stanno inquinando la convivenza sociale e l’immagine in cui dovrebbe rispecchiarsi la coscienza civile, etica e religiosa della nazione.
Così, senza quasi rendercene conto, abbiamo superato la soglia della decenza.
Il modello di relazione tra donne e uomini, ostentato da una delle massime cariche dello Stato, incide profondamente negli stili di vita e nella cultura nazionale, legittimando comportamenti lesivi della dignità delle donne e delle istituzioni.
Chi vuole continuare a tacere, sostenere, giustificare, ridurre a vicende private il presente stato di cose, lo faccia assumendosene la pesante responsabilità, anche di fronte alla comunità internazionale.
Noi chiediamo a tutte le donne, senza alcuna distinzione, di difendere il valore della loro, della nostra dignità e diciamo agli uomini: se non ora, quando? è il tempo di dimostrare amicizia verso le donne.

L’APPUNTAMENTO E’ PER IL 13 FEBBRAIO IN OGNI CITTA’ ITALIANA.

A Roma la mobilitazione sarà seguita in diretta dalla trasmissione "In 1/2" di Lucia Annunziata su Rai Tre e trasmessa interamente da RepubblicaTV.


Mubarak si è dimesso

Il vicepresidente egiziano Omar Suleiman ha annunciato in televisione che il presidente Hosni Mubarak ha rinunciato al suo mandato presidenziale e ha incaricato le forze armate di gestire gli affari dello stato.
La piazza Tahir ha accolto con un immenso boato l'annuncio.

Beppe Grillo a Annozero 10/02/2011

Intervista a Beppe Grillo a Annozero nella puntata Via con te? del 10/02/2011.



Testo intervista

giovedì 10 febbraio 2011

Il Caimano - Scena finale

Ecco la sequenza finale del film 'Il caimano' di Nanni Moretti non andata in onda nella puntata di ieri sera di 'Parla con me', il programma di Rai Tre condotto da Serena Dandini. I minuti finali del film (eliminati dalla trasmissione) sono dedicati al processo al premier Berlusconi, interpretato dallo stesso Moretti, nel giorno in cui la Procura di Milano ha chiesto al gip il giudizio immediato nei confronti del premier. Nelle scene finali si vede che il 'Caimano' viene condannato a sette anni e poi lascia il tribunale, acclamato da una piccola folla che poi, mentre Berlusconi-Moretti si allontana in macchina, tira di tutto, bombe molotov comprese, addosso ai magistrati.

Rai Tre nei giorni scorsi aveva chiesto di poter trasmettere il film in prima serata: una richiesta alla quale l'azienda avrebbe replicato che sarebbe andato in onda su Rai Uno (che a sua volta ne avrebbe fatto richiesta). Interpellato sulla vicenda, il direttore di Rai Tre, Paolo Ruffini, si limita stasera a confermare di ''aver proposto di trasmettere 'Il Caimano' sulla mia rete lunedi' scorso. Continuo ad essere disponibile a mandarlo in onda in qualsiasi momento''.