sabato 31 dicembre 2011

Il Giornale: "La caduta di Berlusconi... è stata la culona"

E per finire il 2011 in "bellezza" ... ecco la prima pagina di oggi de Il Giornale:

immagine via Stop Censura

Dall'articolo di Alessandro Sallusti: "Complotto anti Cav. Il WSJ pubblica una ricostruzione degli ultimi giorni del Cav al governo: la Cancelliera avrebbe chiamato Napolitano "suggerendogli" di cambiare premier..."


Qui l'articolo del WSJ (in inglese)

E' morto Don Luigi Verzè, fondatore del San Raffaele

Don Luigi Verzé e' morto oggi a Milano, all'eta' di 91 anni.
"Don Luigi Maria Verzé, fondatore del San Raffaele, è deceduto questa mattina, 31 dicembre, alle ore 7,30 circa, presso l'Unita' Coronarica dell'Ospedale. Don Luigi era stato ricoverato durante la notte alle ore 2.30 per l'aggravarsi della sua situazione cardiaca", precisa una nota del San Raffaele. (fonte)

Dieci giorni fa si era autosospeso dal cda della Fondazione "per non interferire nell'opera di salvataggio" dell'ospedale, finito in bancarotta e al centro di uno scandalo finanziario. (guarda "La divina provvidenza", by Report)

Proprio oggi  è fissata l’apertura delle buste per l’asta per l’aggiudicazione della struttura sanitaria. Un appuntamento fondamentale per il futuro del polo medico d’eccellenza, per la cui acquisizione si sono mossi i big della sanità italiana. Le offerte dovranno superare di almeno 50 milioni di euro quella presentata lo scorso ottobre dalla cordata della Santa Sede (250 milioni messi sul piatto dalla cordata Ior-Malacalza), su indicazione di Tarcisio Bertone, segretario di Stato Vaticano.
L’aggravarsi della situazione cardiaca di don Luigi Verzé “era tenuta sotto controllo già da un anno”. Lo ha riferito Paolo Klun, direttore della Comunicazione del San Raffaele, a SkyTg 24, ricordando che il sacerdote “l’anno scorso proprio in questo periodo ebbe un piccolo aggravarsi della situazione clinica, e che probabilmente lo stress acuito in queste ultime settimane ha aggravato la situazione”. Lo scandalo del San Raffaele, ha continuato il portavoce della struttura, e la “conseguente situazione di stress può avere influito su una persona di quell’età e con una situazione di salute non tranquilla”.

venerdì 30 dicembre 2011

Movimento 5 Stelle verso il Parlamento

Per il Movimento 5 Stelle il 2011 è stato l'anno della consacrazione, con il successo alle amministrative (vedi Milano, Bologna, Torino).
La nuova sfida per il Movimento 5 Stelle saranno le prossime elezioni politiche nazionali, con l'obbiettivo di riuscire ad entrare in Parlamento.

Dalle prime liste civiche ad oggi, di strada ne è stata fatta parecchia e piuttosto in fretta: 28 mila voti nel 2008, 390 mila nel 2010, consiglieri più che raddoppiati e oltre 100 mila iscritti nel 2011. Ma alle porte c'è una nuova sfida. Per alcuni un salto nel buio. Per altri la realizzazione di un sogno. Il Movimento 5 Stelle si prepara a passare dalle aule dei consigli comunali e regionali a quelle del Parlamento.

L’ipotesi di una candidatura alle elezioni parlamentari era nell’aria da tempo, ma l’ufficializzazione è arrivata dallo stesso Grillo: "Il MoVimento 5 Stelle parteciperà alle prossime elezioni politiche, che si terranno con tutta probabilità nel 2013, con la votazione diretta dei candidati da parte degli iscritti sul portale”. I sondaggi gli danno ragione. L’istituto Ipsos,  che a fine Dicembre ha analizzato le intenzioni di voto, dà il Movimento 5 Stelle in crescita al 4,4% (alcuni sondaggi lo danno dal 4% al 7%). E non è escluso che la cifra possa salire. I detrattori la chiamano demagogia e antipolitica, ma resta il fatto che gli eletti del Movimento 5 Stelle in questi mesi hanno fatto della discussione in Rete e della partecipazione diretta dei cittadini alle decisioni in materie come acqua pubblica e costi della politica i loro punti di forza, gettando le radici di un consenso che domani potrebbe tradursi in un trionfo elettorale.

L'entrata in Parlamento: un punto di non ritorno che fa paura agli avversari, ma anche agli stessi protagonisti, attivisti ed eletti. Perché sulla via che conduce a Roma tutto diventa più complicato: bisogna definire le posizioni su diversi temi d’interesse nazionale, chiarire le regole organizzative, il ruolo di Beppe Grillo, l’influenza di Gian Roberto Casaleggio, e soprattutto capire come scegliere le persone giuste per evitare di assomigliare a “quegli altri”, i partiti tradizionali. Una serie di mosse che va fatta senza apparati e solide strutture alle spalle. Insomma, non proprio un gioco da ragazzi.



Per info sul Movimento 5 Stelle: http://www.beppegrillo.it/movimento/

giovedì 15 dicembre 2011

Sceneggiate leghiste... non finiscono mai!

Ieri al Senato. Oggi alla Camera. La Lega Nord non si ferma più, continua a fare "ostruzionismo" a modo suo, mettendo in scena l'ennesima sceneggiata: interventi/urla a raffica nel tentativo di ritardare la richiesta di fiducia sulla manovra da parte del Governo; vengono esposti cartelli con suscritto "No Ici"; fino ad arrivare alla contestazione al Ministro per i Rapporti con il Parlamento, Piero Giarda. Il Presidente della Camera, Gianfranco Fini, è stato costretto ad espellere due deputati leghisti, Fabio Rainieri e Gianluca Buonanno (quello de "La Padania esiste perchè esiste il Grana Padano"!). Il leghista Massimo Pini insulta Fini chiamandolo "cialtrone". Spintoni e scambio di battute "colorite", infine, tra alcuni deputati di Fli e altri della Lega Nord.



Poveri leghisti. Pensano che basti stampare quattro fogli in formato A3 per recuperare un minimo di credibilità: hanno governato l'Italia negli ultimi dieci anni, hanno condotto il Paese sull'orlo del baratro ed ora ipocritamente cercano di rifarsi una "verginità politica". Bè che dire... BUFFONI!


p.s.: Malgrado tutto, i lavori parlamentari sono proseguiti ed il Governo ha posto la fiducia alla manovra. Il voto finale è previsto entro domani sera.

mercoledì 14 dicembre 2011

Sceneggiata leghista in Senato


Oggi, ecco cosa è successo in Senato durante la relazione del Presidente del Consiglio Mario Monti sui risultati del Consiglio europeo. Durante il suo intervento, Monti è stato più volte interrotto: urla, strepiti, insulti ("sei un pagliaccio"), cartelli issati ("basta tasse", "non è una manovra, è una rapina"). Autori della contestazione: il gruppo della Lega Nord, capeggiato da Bricolo e da Calderoli. Alla fine, il Presidente del Senato, Renato Schifani, è stato costretto a sospendere la seduta. Guarda il video.

"E' una sceneggiata mortificante per il Parlamento", ha detto Schifani prima di interrompere la seduta mentre Monti guardava i banchi dell'opposizione in silenzio marmoreo. "E' un pessimo segnale che diamo al Paese".

Oggi la Lega Nord ha dato dimostrazione di quello che è: un partito di gente (maleducata) che vive su un altro pianeta. Ma dov'era la Lega Nord negli ultimi 15 anni, mentre Berlusconi (alleato di governo) uccideva questo Paese? Dov'era la Lega Nord mentre gli accusati di associazione mafiosa rimanevano in Parlamento senza andare in carcere? Dov'era la Lega Nord quando si decidevano le leggi sui capitali scudati, sui processi, sulle intercettazioni, sul falso in bilancio etc etc. Ecco, questa è la Lega Nord: un partito che cerca solo di sfruttare la situazione di crisi attuale per cercare di rimediare qualche voto futuro, in vista delle prossime elezioni politiche del 2013.

martedì 13 dicembre 2011

Tg1, Minzolini bye bye


Augusto Minzolini non è più il direttore del Tg1.
Il Cda della Rai lo ha rimosso dall'incarico, su proposta del direttore generale Lorenza Lei formulata in base a quanto previsto dalla legge n. 97 del marzo 2001 relativa a dipendenti di aziende non solo della pubblica amministrazione ma anche a prevalente partecipazione pubblica, nel momento in cui sullo stesso soggetto pende un giudizio della magistratura penale.
Il Cda della Rai ha disposto a maggioranza il trasferimento di Minzolini ad altro incarico equivalente. Adesso toccherà a Garimberti proporre a Minzolini un nuovo incarico, di peso equivalente a quello da cui è stato rimosso. Con ogni probabilità gli sarà proposta una destinazione all'estero.
Il Cda della Rai ha anche votato a maggioranza il via libera all'interim per Alberto Maccari per la direzione del Tg1 fino al 31 gennaio 2012. (fonte)


Dal blog di Wil, Nonleggerequestoblog!:
...sono stati 33 mesi fantastici, non c'è che dire, e noi vogliamo ricordarlo come si deve: e cioè con una selezione dei suoi migliori servizi e dei suoi migliori editoriali. Dai cani sotto Xanax alle finte assoluzioni, e tanto altro. Prima che ce lo chiediate: sì, il seguente materiale è stato realmente mandato in onda dal più importante telegiornale del servizio pubblico italiano. Davvero. Clicca qui per vedere tutti i video.


Minzolini... bye bye!

lunedì 12 dicembre 2011

L'Italia è un Paese di benestanti?

La grave crisi economica che investe il nostro Paese non preoccupa  l'ex Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Qualche giorno fà, infatti, a margine del vertice di Marsiglia, ha dichiarato:
"Non ho mai avuto dubbi. Noi siamo, sommando il debito pubblico alla finanza privata, il secondo Paese più solido d'Europa dopo la Germania e prima di Svezia, Francia e Gran Bretagna". "L'Italia è indebitata ma ha cittadini benestanti. Non dobbiamo quindi essere preoccupati". (video)
Ecco, oggi sul Corriere del Veneto ho letto questa notizia, che vi riporto qui:
un anziano di 77 anni ruba tre bistecche per fame da un supermercato di Piove di Sacco (Padova). L'anziano, al suo terzo tentativo di furto (per disperazione) ha confessato: "La pensione non mi basta per vivere".

Evidentemente quest'uomo (e come lui, purtroppo, molti altri) NON fa parte di quelle "persone benestanti" cui fa riferimento Berlusconi. Sinceramente, contrariamente a quanto afferma l'ex premier, questa situazione di estrema povertà che porta gente disperata (spesso anziani) a compiere anche gesti "illeciti" mi preoccupa e dovrebbe preoccupare anche chi in questo momento governa il Paese.

Vorrei aggiungere un'ultima cosa, su cui tutti noi dovremmo riflettere.
Riguardo la percentuale di poveri in Italia, i dati rilevati dall'Istat relativi all'anno 2011, sono allarmanti: il 18,6% dei nuclei familiari rientrano nell’orbita della povertà; 1 milione e 156 mila famiglie si trovano in condizioni di povertà assoluta, ovvero 3 milioni e 129 milia persone.


Voi che ne pensate? 

venerdì 9 dicembre 2011

Gli Intoccabili: Razzi e la compravendita dei parlamentari

Stralcio della trasmissione "Gli Intoccabili", in onda su La7 e condotta da Gianluigi Nuzzi, in cui viene narrata la fulgida carriera politica di Antonio Razzi, parlamentare ex-Idv poi passato nel gruppo dei Responsabili a seguito della compravendita indetta da Silvio Berlusconi perchè venisse scongiurata la sfiducia al suo Governo il 14 dicembre 2010.

In questo video-documento, una ricostruzione della storia politica di Antonio Razzi, anche attraverso sue eloquenti dichiarazioni rese davanti a un parlamentare (on. Francesco Barbato, Idv) che per molti giorni ha indossato una telecamera nascosta per testimoniare quello che (purtroppo) avviene nel Parlamento italiano:


[qui la seconda parte ; qui la terza parte]

martedì 6 dicembre 2011

Roberto Benigni ospite di Fiorello a #ilpiùgrandespettacolodopoilweekend


Ieri sera è andata in onda su Rai1 la quarta ed ultima puntata di #ilpiùgrandespettacolodopoilweekend, lo spettacolo dei record condotto da Fiorello. La trasmissione, che ospitava tra gli altri Roberto Benigni e Jovanotti, è stato visto da 13 milioni 401 mila spettatori con oltre il 50% di share. Il picco degli ascolti per numero di spettatori è stato di 16 milioni e 60 mila alle 23.10, quando Roberto Benigni ha iniziato a intonare il "Inno del corpo sciolto" (video); mentre per quanto riguarda lo share il picco si è registrato alle 23.17, quando stava per terminare l'intervento sul palco del comico toscano (Premio Oscar) con il 61.55%.

La performance di Benigni - Negli sketch di Benigni, Silvio Berlusconi ritorna sempre: «Monti da Vespa dopo di me? Il suo destino è venire sempre dopo un comico». In questi 18 anni? «Ci siamo divertiti». Tra Monti e Berlusconi che differenza c'è? «Quando Monti dice ce la faremo, sappiamo che si riferisce all'Italia. Monti è ricco di suo, Berlusconi è ricco di nostro». Ed ecco una stoccata a Bossi: «Quando uno ha una sola idea, la ripete tutta la vita. E quell'altro leghista che ha detto che la Padania esiste perché c'è il Grana padano? Sarebbe come dire che esiste la Spagna per il pan di Spagna». Ma Silvio è sempre al centro dei pensieri del comico toscano: «Non parla più nessuno del nostro Berlusconi. Silvio, ti voglio bene. Io ti sarò sempre fedele, nei secoli, come i carabinieri. Io e i carabinieri ti saremo sempre vicini». E ancora: «Quando Silvio aveva da fare tutto il giorno in Parlamento, aveva tante donne e io mi dicevo "Come fa?". Ora che è libero tutto il giorno... Silvio ti fa male, ci si può morire». E ancora la vita del politico di Arcore diventa una favola, un «C'era una volta un Cavaliere con tanti cavalli e stalle e stallieri e tanti castelli e tante principesse, tutte sul pisello». Poi Benigni regala una chicca dei suoi anni 70, l'alquanto liberatorio «Inno del corpo sciolto». Quindi il premio Oscar conclude la sua performance, facendosi serio, con due citazioni, la prima di Sandro Pertini e l'altra di Andrea Pazienza: «I giovani non hanno bisogno di sermoni, ma di esempi», saluta anche lo scomparso Paz, il grandissimo fumettista Andrea Pazienza e lo cita: «Non bisogna mai tornare indietro, nemmeno per prendere la rincorsa». Applausi.

Passaparola - L'inganno della crescita - Luca Mercalli


Passaparola di Luca Mercalli:
Quando vediamo la pubblicità inneggiare a modelli di vita dove il successo si misura con quanti cavalli ha nel motore, quanto è più grande la sua automobile, quante stanze hai nella tua casa, quante case ha in più, quanti viaggi esotici riesce a fare, è un continuo stimolare la mente su oggetti e proposte di una vita al di fuori dei limiti, è proprio la pubblicità che ci dice "Trasgredisci i limiti". Non ci sono limiti nel mondo, più compri e quindi più soldi devi avere e più potrai trasgredire questi limiti e avere una vita di successo, ma questa è una trappola mortale, non è possibile trasgredire i limiti fisici della termodinamica ambientale, delle risorse di cui disponiamo. Ogni popolazione sulla Terra ha i suoi limiti, l'uomo ha l'intelligenza, ma l'intelligenza serve per essere consapevole dei limiti, non soltanto per tentare di superarli, il superamento dei limiti è possibile in alcuni casi e per limitati brevi periodi, non è possibile all'infinito. [...]

Fonte

sabato 3 dicembre 2011

Censis: in crescita l'utenza web in Italia

In Italia: oltre il 50% degli italiani naviga quotidianamente in Internet, un dato che sale al 90% tra i giovani.

I numeri: in dettaglio, gli italiani che usano Internet sono pari al 53,1% (+6,1% rispetto al 2009). Il dato complessivo si fraziona tra l'87,4% dei giovani e il 15,1% degli anziani (65-80 anni), tra il 72,2% delle persone più istruite e il 37,7% di quelle meno scolarizzate. Tutti i dati inoltre confermano l'affermazione progressiva di percorsi individuali di fruizione dei contenuti e di acquisizione delle informazioni da parte dei singoli (anche se la tv continua a farla da padrona soprattutto tra gli anziani e i meno istruiti).

Tuttavia l'Italia continua a rimanere indietro rispetto a molti Paesi dell'Unione Europea, sia per quel che riguarda la diffusione dell'accesso a Internet, sia per la qualità della connessione. In entrambi i casi il nostro Paese si colloca al ventunesimo posto: per quanto riguarda l'accesso a Internet da casa, tra le famiglie che hanno almeno un componente tra i 16 e i 64 anni si raggiunge il 59% (rispetto alla media europea del 70%). L'accesso mediante banda larga registra invece un tasso di penetrazione del 49% rispetto alla media europea del 61%.

Nel mondo dell'informazione la centralità dei telegiornali è ancora fuori discussione, visto che l'80,9% degli italiani li utilizza come fonte principale. Tra i giovani, però, il dato scende al 69,2%, avvicinandosi molto al 65,7% riferito ai motori di ricerca su Internet e al 61,5% di Facebook. Per la popolazione complessiva, al secondo posto si collocano i giornali radio (56,4%), poi la carta stampata con i quotidiani (47,7%, rispetto al 2007 in calo del 19,2%) e i periodici (46,5%). Dopo ci sono il televideo (45%), i motori di ricerca come Google (41,4%), i siti web d'informazione (29,5%), Facebook (26,8%), i quotidiani on line (21,8%). Nel caso delle tv all news (16,3% complessivamente) risultano discriminanti l'età (il dato sale al 20,1% tra gli adulti) e il titolo di studio (il 21,7% tra i diplomati e laureati).

(capitolo "Comunicazione e Media") (qui).

Per ulteriori informazioni: http://www.censis.it

venerdì 2 dicembre 2011

Legge elettorale "Porcellum", ok al referendum

Legge elettorale "Porcellum", dalla Cassazione l'OK al referendum.

Il 30 settembre scorso il comitato referendario consegnò in Cassazione 200 scatoloni contenenti 1.210.466 firme, raccolte in soli due mesi, per chiedere l'abrogazione dell'attuale legge elettorale.

La fine del "Porcellum" si avvicina. Oggi, infatti, c'è stato il via libera della Cassazione al referendum sulla legge elettorale che verosimilmente, se verrà raggiunto il quorum, consentirà di abolire il sistema elettorale ideato da Roberto Calderoli che delega ai partiti la scelta dei deputati da eleggere. L'ufficio della Suprema Corte ha infatti giudicato valide le 534.334 firme presentate a supporto del primo quesito e le 531.081 firme che corredavano il secondo. Sulla legittimità dei quesiti sulla legge elettorale dovrà ora esprimersi, a gennaio, la Corte Costituzionale.

L'iniziativa referendaria per abolire il cosiddetto "Porcellum" è del comitato Firmovotoscelgo: "In un momento drammatico come questo, con il Governo italiano commissariato dall'Europa, il Paese ha più che mai bisogno di un Parlamento pienamente rappresentativo, capace di prendere decisioni impegnative ma condivise da tutti. Affidando la nomina dei parlamentari a pochi capipartito, il Porcellum li ha separati dai cittadini, facendoli apparire come una Casta di privilegiati. Vogliamo impedire che la "legge porcata" sporchi anche il prossimo Parlamento: lo dicono in troppi da 6 anni, ma il Porcellum è ancora lì".

venerdì 25 novembre 2011

Governo Monti, il più vecchio d'Europa

Il Governo (tecnico) presieduto dal senatore Mario Monti è quello più vecchio sia fra i 58 che si sono susseguiti in Italia dal 1948 ad oggi, sia fra i 27 esecutivi europei attualmente in carica.

Età media elevata (64 anni). Poche donne (16 per cento). Ecco la curiosa scoperta che arriva da un dossier messo a punto dall'Associazione Openpolis:

Un dato che risulta in controtendenza sia rispetto alla storia repubblicana del nostro Paese, che ha avuto 1.452 ministri con un'età media di 55 anni; sia rispetto agli altri membri dell'Unione Europea, dove sono in carica 463 ministri con un'età media di 51 anni.


Pienamente confermata invece la tendenza che vede l'età media dei ministri più alta proprio nei governi tecnici. E questo, sia in Italia, dove abbiamo già avuto le esperienze di Pella nel 1953 (58 anni) e di Dini nel 1995 (62 anni). Sia in Europa dove, dopo quello italiano, il governo più vecchio risulta essere quello greco, un altro esecutivo tecnico con 58 anni di età media.


Negli altri paesi dell'Unione invece le cose vanno diversamente. Risultato? Monti è il premier con l'età più alta (68 anni) in un'Europa dove non solo i grandi paesi hanno leader più giovani, Merkel (57 anni) in Germania, Sarkozy (56 anni) in Francia, Cameron (45 anni) nel Regno Unito; ma anche quelli di minor peso non scherzano, visto che ben altri 11 primi ministri risultano addirittura quarantenni. Mettendo poi in fila in ordine decrescente tutti i ministri europei a seconda dell'età, nelle prime 10 posizioni troviamo ben 3 italiani, con il ministro per i Rapporti con il Parlamento Piero Giarda (75 anni) recordman assoluto e ministro più anziano dell'Unione.


Per quanto concerne la presenza di donne fra i ministri, nel governo Monti ce ne sono soltanto 3 su 18, pari al 16,6%. Un dato che, anche se basso, è comunque «di poco inferiore alla media europea (19,17%) ed è abbastanza allineato con la storia dei governi italiani, dove in 36 casi su 58 non vi è stata neanche una donna ministro».


Fonte

martedì 22 novembre 2011

Ve lo avevamo detto - Beppe Grillo

Beppe Grillo, dal suo blog: "Tremonti si è dimesso ed è caduto il Governo Berlusconi. Lo dicevo 3 anni fa: "Il debito ci sovrasterà". Dicevo tutte queste cose, ma le dicevo io! Ma Monti, questi professori, i grandi professori con lauree straordinarie, dove erano?".




Ecco il link all'articolo pubblicato tre anni fa (10 Marzo 2008) sul suo blog:

giovedì 17 novembre 2011

Governo Monti. Clini, Passera... "Era meglio Berlusconi?"

Sarà dura togliersi dai piedi il berlusconismo. Sarà dura togliersi dai piedi lo stile di infimo livello che il berlusconismo aveva portato nelle discussioni, pubbliche e private: "Non sei d'accordo? Allora vai a stare a Cuba!" "Non vuoi la centrale nucleare? Allora al buio!" E così via, con argomenti da terza elementare.
Non poteva essere, che appena dimesso Berlusconi tutto ciò sparisse per miracolo. E infatti, ecco che non si può aprir bocca per discutere il nuovo governo Monti che si viene assaliti da astute osservazioni quali: "Allora era meglio Berlusconi? Preferivi la Gelmini? Dovevamo tenerci Gasparri?". La risposta è ovviamente no, e quindi si deve tacere ogni critica su Monti. Bella democrazia, neanche più a parole si può esercitare.
Però voglio divertirmi ugualmente a rispondere a queste geniali osservazioni. "Era meglio il governo Berlusconi?". Chissà, magari forse sì. Ecco perché.

Personalmente, ho molta più paura dei competenti che dei cretini. Un competente le cui opinioni non condivido può fare assai più danni di quanti possa farne un inetto.
Prendiamo le dichiarazioni odierne di Clini, e quelle trascorse di Passera. Un insieme di capolavori: sì alla TAV, sì agli inceneritori, sì ai rigassificatori, sì agli OGM, sì alla caccia, sì persino alle centrali nucleari, come se il referendum non contasse nulla.
Sono le stesse opinioni che esprimevano quegli impresentabili figuri che li hanno preceduti, esattamente le stesse. Ma voglio farvi qualche domanda: se non volete la TAV, gli inceneritori, il nucleare, vi sentite più tranquilli se contro di voi c'è la Prestigiacomo o Corrado Clini? Chi dei due avrà più chances di riuscire nel suo intento? Chi dei due vi sembra più capace, più determinato, più forte nel perseguire i suoi propositi?
E chi dei due ha intorno altri ministri determinati, capaci, competenti, con appoggi giusti, che si dedicano ai medesimi compiti? Vi fa più paura Passera o Brunetta, Passera o Gasparri, chi è in grado di fare più danni quando si tratta di agire in concreto?
Anche a me piace tanto vedere seduti al governo, finalmente, personaggi seri e preparati, gente che tiene un profilo istituzionale, anziché i nani e le ballerine da cui mi vergognavo a sentirmi rappresentata. Ma l'apparenza conta poco, al di là di un sollievo momentaneo: la sostanza, quella che conta davvero, è proprio la stessa di prima. Con in più la forza, le capacità e la determinazione di arrivare fino in fondo.
Li abbiamo chiamati fessi per anni, quelli che si erano fatti infinocchiare dalle barzellette del miliardario e dalle ministre in minigonna. Adesso vediamo di non fare anche noi la stessa fine, incantati dai professori di buone letture, tante lauree, tanto prestigio e soprattutto molta meno inettitudine.
Questo soprattutto deve farci paura, quando è al servizio di tutto ciò che detestiamo.

mercoledì 16 novembre 2011

Governo Monti, la lista dei Ministri e dei Sottosegretari

Mario Monti, dopo oltre due ore di colloquio con Giorgio Napolitano, ha sciolto la riserva e ha accettato l’incarico di formare il nuovo Governo.


Il Presidente del Consiglio ha annunciato i componenti del nuovo esecutivo:
Mario Monti (ad interim) ministro dell'Economia;
Francesco Profumo ministro dell'Istruzione;
Corrado Passera ministro dello Sviluppo Economico ed Infrastrutture;
Giampaolo Di Paola ministro della Difesa;
Paola Severino ministro della Giustizia;
Anna Maria Cancellieri ministro dell'Interno;
Giulio Terzi di Sant’Agata ministro degli Affari Esteri;
Corrado Clini ministro dell'Ambiente;
Mario Catania ministro dell’Agricoltura;
Lorenzo Ornaghi ministro dei Beni e Attività Culturali;
Elsa Fornero ministro del Welfare, con delega per le Pari Opportunità;
Renato Balduzzi ministro della Salute;
Antonio Catricalà sarà Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio.

Inoltre, Monti ha indicato i Ministri "senza portafoglio":
Enzo Moavero Milanesi – Affari Europei;
Andrea Riccardi – Cooperazione Interna e Internazionale;
Piero Gnudi – Turismo e Sport;
Fabrizio Barca – Coesione Territoriale;
Piero Giarda – Rapporti col Parlamento.

Il giuramento del nuovo Governo si terrà oggi pomeriggio alle ore 17. (video)


Aggiornamento (29/11/2011): Alla presenza del Presidente del Consiglio, Mario Monti, del Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio, Antonio Catricalà, e del Segretario generale della Presidenza, Manlio Strano, si è svolto a Palazzo Chigi il giuramento dei Sottosegretari:
Filippo Patroni Griffi, ministro alla Pubblica Amministrazione con deleghe alla Semplificazione.
Micael Martone, viceministro al Lavoro.
Vittorio Grilli, viceministro del Tesoro.
Mario Ciaccia, viceministro dello Sviluppo Economico con delega alle Infrastrutture.
Cecilia Guerra, sottosegretario al Lavoro.
Roberto Cecchi, sottosegretario ai Beni culturali.
Francesco Braga, sottosegretario all'Agricoltura.
Tullio Fanelli, sottosegretario all'Ambiente.
Elena Ugolini e Marco Rossi Doria, sottosegretari all'Istruzione.
Adelfio Elio Cardinali è sottosegretario alla Salute.
Guido Improta è sottosegretario alle Infrastrutture.
Claudio De Vincenti e Massimo Vari, sottosegretari allo Sviluppo Economico.
Marta Dassù e Staffan De Mistura, sottosegretari agli Esteri.
Carlo De Stefano, Giovanni Ferrara e Saverio Ruperto, sottosegretari all'Interno.
Andrea Zoppini e Salvatore Mazzamuto, sottosegretari alla Giustizia.
Filippo Milone e Gianluigi Magri, sottosegretari alla Difesa.
Vieri Ceriani e Gianfranco Polillo, sottosegretari all'Economia.
Giampaolo D'Andrea e Antonio Malaschini, sottosegretari ai Rapporti con il Parlamento.
Carlo Malinconico, sottosegretario all'Editoria.
Paolo Peluffo, sottosegretario alla Comunicazione e all'informazione.


Il sito del Governo italiano: http://www.governo.it/

martedì 15 novembre 2011

Wikitalia, il portale della politica trasparente e partecipata

Wikitalia è l’iniziativa nata da “un gruppo di appassionati di web e democrazia, per realizzare una piattaforma da mettere gratuitamente a disposizione delle città italiane dove sviluppare degli strumenti in open source che garantiscano la trasparenza della politica, consentano il riutilizzo dei dati pubblici e favoriscano la partecipazione dei cittadini”. Si ispirano al modello inglese di MySociety, attraverso il quale oltre 200mila cittadini britannici hanno scritto ai propri parlamentari e promosso azioni di tutela del decoro pubblico, e all’omologo statunitense CodeforAmerica.

La bella politica è wiki. Chi ne è convinto crede “che Internet possa abilitare nuove forme di interazione tra governo e cittadini” e intende farlo coinvolgendo le piccole e grandi amministrazioni locali. E ha iniziato a farlo, ovviamente online, a partire da un manifesto che invita ognuno a collaborare per decidere sul territorio. Hanno già aderito, Torino, Firenze e Matera. L’obiettivo del team Wikitalia è quello di raccogliere a breve anche le adesioni di Milano e Roma per estendere la trasparenza online alle due principali città italiane. E i cittadini sono chiamati a farsi avanti. Wikitalia infatti, aggiunge Mauro Lattuada dei Green Geek, tra i collaboratori del progetto, attende le adesioni di chi vorrà “seguire operativamente sul posto lo sviluppo delle applicazioni e della proposta di open gov”. Visto che anche le idee in Rete hanno bisogno di capitale umano.


domenica 13 novembre 2011

Mario Monti è il nuovo Presidente del Consiglio incaricato

Mario Monti è il nuovo Presidente del Consiglio incaricato. Nel tardo pomeriggio (ore 19.46) ha ricevuto l'incarico dal Presidente della Repubblica.

Dopo esser stato incaricato dal Presidente della Repubblica, Mario Monti ha tenuto un discorso alla stampa per tracciare le linee guida del suo impegno per il Paese. Ha detto di aver accettato con riserva il compito attribuitogli dal Capo dello Stato, ma ha ribadito che a sua volta farà delle consultazioni (“rapide ma scrupolose”) prima di sciogliere o meno la sua riserva.
Subito dopo è toccato al Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, presentarsi nella sala stampa del Quirinale, per spiegare ciò che lo ha portato ad incaricare Monti di formare un nuovo Governo: “Non si tratta di operare nessun ribaltamento né di venire meno all’impegno di rinnovare la democrazia dell’alternanza attraverso le elezioni. Si tratta solo di dar vita a un governo che unisca forze politiche diverse in uno sforzo straordinaria che l’attuale emergenza esige”. (leggi qui il discorso integrale)

Poco prima, mentre Monti era a colloquio al Quirinale, Berlusconi ha registrato e poi inviato alle televisioni il suo nuovo videomessaggio al Paese: un discorso commosso, trasmesso poco dopo le 19 in cui l’ormai ex-premier assicura di non volere fare un passo indietro: “Non mi attendo riconoscimenti, ma non mi arrenderò finché non saremo riusciti a liberare il Paese dalle incostrazioni ideologiche e corporative. Anzi, da domani raddoppierò il mio impegno in Parlamento”. (guarda qui il video)

Ue: “Incarico a Monti è segnale che incoraggia”.

sabato 12 novembre 2011

La fine del "ventennio berlusconiano"


Silvio Berlusconi si è dimesso.
Dopo l'approvazione della legge di stabilità, il Presidente del Consiglio è salito al Quirinale intorno alle 21.00 per rimettere il mandato nelle mani del Presidente della Repubblica.
Alle ore 21.42 la notizia ufficiale delle sue dimissioni.

E' la fine del "ventennio berlusconiano".

THE END.

Legge di Stabilità

Mentre la pressione dei mercati sul debito pubblico italiano continua a salire e l'Unione Europea insiste perché l'Italia vari le riforme strutturali necessarie a rilanciare la crescita economica, i senatori prenotano 150 milioni di fondi pubblici da spendere nei loro collegi elettorali.

Un emendamento alla legge di Stabilità firmato dal relatore, il leghista Massimo Garavaglia, stanzia 100 milioni nel 2012 e altri 50 milioni nel 2013 per rifinanziare la cosiddetta legge 'mancia', il provvedimento che destina micro finanziamenti a pioggia.
L'emendamento parla eufemisticamente di "interventi urgenti finalizzati al riequilibrio socio-economico e allo sviluppo dei territori e alla promozione di attività sportive, culturali e sociali", ma la verità è che le somme serviranno ai parlamentari per esigenze di consenso politico e elettorale.

Di solito, infatti, la legge riconosce finanziamenti da poche migliaia di euro ad associazioni culturali e sociali, parrocchie, oratori e società sportive sostenute dai politici.

Qualora l'emendamento fosse approvato, sarà un decreto del ministero dell'Economia a ripartire le risorse. Ma spetterà alle commissioni parlamentari competenti individuare i beneficiari "con apposito atto di indirizzo", come recita l'emendamento.

Lo stesso emendamento riconosce 70 milioni ai policlinici gestiti da Università non statali.


(ringrazio Stateve Aqquorti per la segnalazione)


Ultim'ora: La Camera dei deputati ha approvato in via definitiva la legge di Stabilità, aprendo la strada alle imminenti dimissioni di Silvio Berlusconi e al tentativo di formare un nuovo governo sotto la presidenza di Mario Monti.
I voti a favore sono stati 380, i contrari 26 e gli astenuti 2. Fra le opposizioni, il Pd non ha votato, l'Idv ha votato contro, l'Udc e Fli a favore.
La legge di Stabilità, l'ultimo atto del quarto governo Berlusconi, contiene le prime misure promesse dall'Italia all'Europa per rilanciare la crescita economica e ripristinare la fiducia dei mercati sul debito pubblico italiano.

venerdì 11 novembre 2011

La penetrazione della "banda larga" in Italia

La penetrazione della banda larga in Italia è del 22 per cento, contro una media europea del 26 per cento. Abbiamo aree che sono prive di connessione a banda larga e altre che hanno solo connessioni a velocità molto ridotta.
Gli investimenti nella banda larga possono generare alti ritorni per l'economia, ma la situazione è in totale stallo. Gli investimenti pubblici sono stati sospesi, mentre nel settore privato, condizionato da imprese telefoniche che operano in mercati regolati, è in corso un "tutti contro tutti" dannoso per il Paese.
Studi recenti hanno evidenziato l'effetto positivo degli investimenti nella banda larga. In particolare è emerso che 0,24 punti percentuali della crescita dei Paesi europei, su un tasso medio pari a 2,64 per cento per il periodo 2002-2007, possono essere attribuiti agli effetti diretti e indiretti degli investimenti nella banda larga. In Italia il contributo è stato dello 0,15 per cento.

Uno studio della Banca mondiale, inoltre, ha dimostrato che una variazione di 10 punti percentuali della penetrazione della banda larga genera un aumento di 1,21 punti percentuali di crescita del Pil pro capite nelle economie sviluppate. Un aumento tutt'altro che irrilevante.

Se il mercato è bloccato e le imprese si arroccano in una posizione di stallo, l'intervanto pubblico sulla Rete diventa la soluzione più ragionevole. E' successo esattamente questo in altri Paesi, come il Giappone e l'Australia. Trovare i soldi in questa fase di congiuntura economica negativa non è facile, ma non è più possibile rimandare.

venerdì 4 novembre 2011

Berlusconi al G20: "In Italia la crisi non si sente"

Il Presidente del Consiglio Berlusconi, durante la conferenza stampa  al G20:
"Noi siamo veramente un'economia forte ... la vita in Italia è la vita di un paese benestante ... i consumi non sono diminuiti, i ristoranti sono pieni, i posti sugli aerei si prenotano con fatica, i posti di vacanze nei ponti sono assolutamente iper-prenotati ...  
... ecco, non credo che voi vi accorgiate, andando a vivere in Italia, che l'Italia senta qualche cosa che possa somigliare ad una forte crisi ... non mi sembra ...".

mercoledì 2 novembre 2011

Classifica di Transparency sulla corruzione aziendale, Italia la peggiore d’Europa

E' uscito il rapporto di Trasparency International sulla propensione delle imprese a pagare mazzette. E nella classifica dei paesi più corruttori, l’Italia occupa il quindicesimo posto. Vale a dire, la peggiore d’Europa.

Nella classifica dei Paesi più corruttori, cioè quelli dove le aziende sono più disponibili a pagare mazzette, l’Italia sta al quindicesimo posto. Vale a dire, la peggiore d’Europa, e con lo stesso punteggio di Hong Kong, Malesia e Sudafrica. E’ il risultato della ricerca sulla “predisposizione alla corruzione”, cioè il “Bribe Payers Index”, pubblicato da Transparency International, una delle più autorevoli organizzazioni internazionali impegnate sul tema.
Transparency ha preso in considerazione le 28 economie più importanti del mondo e ha chiesto a oltre tremila manager internazionali il loro giudizio sul comportamento delle imprese di ciascun Paese quando fanno affari all’estero, proprio sul fronte della disponibilità a corrompere. I Paesi peggiori sono risultati nell’ordine Russia, Cina e Messico. Meglio dell’Italia fanno tutti i paesi europei considerati (Svizzera e Olanda a pari merito i più virtuosi), Stati Uniti, Canada, Giappone, ma anche Brasile e Corea del Sud. A livello globale, secondo Transparency, il settore più “sporco” è quello degli appalti e delle costruzioni, seguito dai servizi pubblici, poi l’immobiliare e il petrolio-gas. (Qui il rapporto integrale e le classifiche, in lingua inglese).

I soldi della corruzione possono essere recuperati per fronteggiare la crisi economica. Ne è convinta Maria Teresa Brassiolo, presidente di Transparency Italia, che a commento dei dati rivolge un appello a Silvio Berlusconi: “Il presidente del consiglio ha detto ‘Non ci sono più soldi, ci inventeremo qualcosa’. Ecco, presidente, inserisca nel Decreto sviluppo la lotta alla corruzione in modo efficace e troverà i soldi che mancano”. La corruzione, vera o percepita, influisce infatti “fino al 30% sul rating paese e sugli investimenti esteri, costituendo un impedimento alla crescita e allo sviluppo dell’economia e del lavoro”. La lotta alla corruzione, invece, “fa diminuire i costi pubblici e quindi il debito e lascia risorse all’economia virtuosa che investe e crea lavoro certo e dignitoso. Qualsiasi progetto di sviluppo non può non mettere al primo posto il contrasto alla corruzione”.
In Parlamento, ricorda ancora il presidente di Transaparency, giace da tempo il disegno di legge anticorruzione “approvato al Senato e ora scivolato in qualche cassetto della Camera dei Deputati”. Dove potrebbero essere introdotte misure più incisive, come “speciali codici di condotta per i membri del Parlamento e del Governo e protezioni efficaci per coloro che segnalano malversazioni”.

lunedì 31 ottobre 2011

Servizio Pubblico, giovedì la prima puntata s'intitolerà: "Scassare la Casta"

Partirà giovedì 3 novembre, via streaming sulla Rete, in onda su Sky e digitale terrestre, il nuovo programma condotto da Michele Santoro.
La prima puntata s'intitolerà: “Scassare la Casta”. Gli ospiti del primo appuntamento saranno l’imprenditore Diego Della Valle e il sindaco di Napoli Luigi De Magistris. In apertura “una sorpresa di Vauro” e poi Marco Travaglio “racconterà la balla della settimana”.
Novità del programma, il contatto del pubblico attraverso Facebook.
Sono previste 26 puntate.

Eccoli, i milioni di posti di lavoro

In questi anni il nostro Presidente del Consiglio c'ha promesso milionate di posti di lavoro, un milione di qua, un milione e mezzo di là, 500 mila di giù, 800 mila di sù. E questo è il documento che domina l'home page del sito ufficiale del Popolo della Libertà, "Il Governo Berlusconi - Le principali realizzazioni (maggio 2008 - ottobre 2011)". Tra i tanti "successi" di questo esecutivo - ne abbiamo scritto l'altro giorno - particolarmente interessanti quelli inerenti l'agevolazione del lavoro di giovani e donne, con tanto di foto-felicità.

 

Questo dal sito Pdl. Poi però c'è il mondo reale, purtroppo. Dopo 18 anni di potere papale, e tre anni ininterrotti di governo, ecco i nuovi dati Istat: disoccupati di tutte le età in aumento, 8,3%; disoccupazione giovanile al 29,3%, record in Italia, record in Europa, più di 10 punti sopra la media Ocse; tasso di inattività femminile che sfiora il 50%, una donna su due non trova lavoro, o peggio, rassegnata, non lo cerca nemmeno più. Che bello sarebbe il mondo del volantino Pdl.


venerdì 28 ottobre 2011

Ferrara, prossimamente in prima serata su Rai2

Nonostante l'emorragia d'ascolti del suo Qui Radio Londra, il direttore del Foglio, Giuliano Ferrara, blindatissimo dal suo contratto triennale con la Rai, è pronto per una nuova avventura: un talk in prima serata su Rai2. Da gennaio sarà in onda il giovedì in prima serata sulla seconda rete.

"...prima la cattedra di Enzo Biagi, adesso il trono di Michele Santoro …”.

L’ex ministro di Berlusconi è pronto a infiltrarsi nel ciclone campagna elettorale, c’è persino il titolo: “Eccolo: L’esame. Perché vorrei che ci sia un confronto di opinioni, io non sono per la verità estrapolata come il molare dal dentista, io non sono la voce del popolo. Vorrei qualcosa di veloce e dinamico: pochi filmati, due mie interviste a due personaggi diversi, un gruppo di persone che giudica e consente al sondaggista Nando Pagnoncelli di fare le sue statistiche”.

Reduce dal balletto di piazza Farnese contro Nicolas Sarkozy, l’ex comunista Giuliano Ferrara è sempre fedele al Cavaliere. Rientra in quel gruppetto di giornalisti di destra che, senza chiedere permessi, può decidere quando e come lavorare per il servizio pubblico. Poi, il resto è protocollo. Stupida burocrazia. Lorenza Lei, arguta, detta tempi e modi: sede di via Teulada (la più centrale), periodo gennaio-giugno (si vota, magari), massima discrezione (l’operazione vale la riconferma). Per motivi intellettuali o politici, Ferrara è un fenomeno del genere: sarà l’unico giornalista che, fallito un esperimento di cinque minuti, viene promosso in prima serata per due ore. Il direttore è sincero: “Non mi aspetto cifre esplosive di share, vorrei concedere ai telespettatori due ore di sana e pacata riflessione”. Sana, vedremo. Pacata, chissà.

giovedì 27 ottobre 2011

UE: nuova direttiva per ridurre i rifiuti elettronici

La Commissione Ambiente del Parlamento Europeo ha approvato, con voto pressoché unanime, la proposta di modifica dell’attuale Direttiva sui Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (RAEE). In un recente comunicato stampa i relatori hanno reso noto che le modifiche hanno come obiettivo la raccolta e il recupero, entro il 2016, dell’85% dei cosiddetti “e-waste” prodotti in Europa. La votazione favorevole, in seconda lettura, delle variazioni alla Direttiva 2002/96/EC (Directive on WEEE-Waste Electrical and Electronic Equipment) e successive modifiche, apre la strada alla votazione plenaria del Parlamento Europeo prevista a gennaio 2012 e ai successivi negoziati con il Consiglio Europeo, ai fini dell’adozione e dell’applicazione agli Stati membri dell’UE.

mercoledì 26 ottobre 2011

Il testo della lettera spedita dal Governo italiano all'Ue

Vertice UE: ecco il testo integrale della lettera redatta dal Governo italiano e spedita oggi a Bruxelles.

Eccone un'anticipazione:

;-)

Cina: meno intrattenimento e più morale in tv

Cina: meno programmi d'intrattenimento e svago e più programmi che favoriscano lo sviluppo culturale e sociale del paese. E’ quanto stato deciso dalla SARFT (State Administration of Radio, Film and Television), l’organo statale cinese che regolamenta la programmazione televisiva e radiofonica. Le nuove regole, che saranno applicate a 34 canali satellitari cinesi, entreranno in vigore a partire dal prossimo 1 gennaio. Secondo i dati resi noti, al momento i programmi di puro intrattenimento, quali spettacoli musicali e talk show vari ammonterebbero all’incirca al 17,5% del totale dei programmi messi in onda.
Dall’1 gennaio tra le 19.30 e le 22.00, considerata la fascia principale di ascolto durante la giornata, potranno essere programmati un massimo di 9 programmi in totale di intrattenimento, due alla settimana per ogni canale e la durata del programma non potrà in ogni caso superare i 90 minuti. La direttiva, pur non dando una definizione molto dettagliata di cosa si intenda per programma di intrattenimento, mira soprattutto a evitare i programmi dal contenuto moralmente dubbio, con tematiche sessuali o comunque considerate eccessive. Nel mirino anche i reality show. Al loro posto, nelle intenzioni delle autorità cinesi, dovranno essere privilegiati programmi che mirino a costruire la pubblica moralità.
Questa non è la prima volta che la SARFT ha emesso regole di questo tipo. Nel 2004 venne deciso di eliminare dalla programmazione serale tutte le serie televisive che riguardavano omicidi e violenze, mentre nel 2006 vennero vietati i cartoni animati stranieri sempre nella prima serata. (fonte)

Bè, che dire, anche l'Italia promuove la (cul)tura e la moralità in tv ...

lunedì 24 ottobre 2011

Il nuovo programma di Santoro: Servizio Pubblico


Il 3 novembre andrà in onda la prima puntata del nuovo programma di Michele Santoro. Questa mattina il conduttore è intervenuto nella trasmissione "24 Mattino" su Radio 24. Santoro ha confermato che la trasmissione non si intitolerà più "Comizi d’amore", ma si chiamerà "Servizio pubblico".

Il giornalista ha precisato: “La decisione deriva anche dal grande successo ottenuto dal sito di "Servizio Pubblico", attivato per raccogliere fondi tra i cittadini. Resta ferma, però, anche la volontà di fare un omaggio a Pasolini, in onore del quale si era inizialmente pensato di intitolare il programma Comizi d’Amore“ - ed ha annunciato - “Qualcosa faremo”.


La trasmissione potrà essere seguita in diretta sul web (sui siti de “Il Fatto Quotidiano”, “Il Corriere Della Sera” e “La Repubblica”)su Sky, mentre sul digitale terrestre la diretta sarà ripresa da moltissime televisioni locali in ogni Regione.

[clicca l'immagine per ingrandire]

Risate internazionali

Consiglio d'Europa, vertice sulla crisi, presenti tutti i leader, in conferenza stampa una giornalista chiede a Merkel e Sarkozy: "Il premier italiano vi ha rassicurato sui provvedimenti che prenderà il suo governo? Avete fiducia in lui?" ... I due, non appena sentono parlare di Berlusconi, cominciano a ridere, e con loro l'intera sala stampa.

sabato 22 ottobre 2011

Una App contro l'evasione fiscale

Dove non arrivano le manovre fiscali, arriva la tecnologia. E le segnalazioni generate dagli utenti. Da oggi gli evasori fiscali li stana una App. Edoardo Serra, laureato del Politecnico di Torino, ne ha infatti sviluppata una, per iPhone e Android, per poter segnalare le attività commerciali che non rilasciano lo scontrino fiscale oppure la fattura.

Il funzionamento dell’applicazione è semplice: su una mappa l’utente può registrare il luogo dove è collocato il negozio “evasore”, indicando anche la categoria commerciale nonché l’importo speso. La segnalazione e il nome dell’esercizio saranno dunque geo-localizzate e anonime: il servizio infatti non prevede che siano specificati nè il nome dell’attività commerciale né quello dell’utente.

I dati raccolti saranno utilizzati per creare una mappa dell’evasione e saranno gratuitamente accessibili a chiunque sul sito Tassa.Li.

Un valido aiuto nella lotta contro l'evasione fiscale  in Italia!

venerdì 21 ottobre 2011

No a doppi incarichi, niente più parlamentari-sindaci

La Corte Costituzionale ha (finalmente) bocciato la legge n.60 del 1953, quella che permetteva ai parlamentari di diventare sindaci di comuni con più di 20mila abitanti (avere, così, un doppio incarico pubblico). Si tratta di una decisione storica che va a colmare un vuoto legislativo per certi versi anche paradossale. In che senso? La legge prevedeva che non possano diventare parlamentari i presidenti di province e i sindaci di comuni con più di 20mila abitanti, ma non viceversa.
Il pronunciamento arriva dopo il ricorso presentato da un elettore al Tribunale civile di Catania contro la candidatura a sindaco di Raffaele Stancanelli, eletto due mesi prima senatore del Popolo della Libertà. Stancanelli vinse le amministrative del 2008, ma mantenne il doppio incarico.

Tra Camera e Senato sono 22 i parlamentari con il doppio incarico.

Maria Teresa Armosino (Pdl): deputato e presidente della provincia di Asti
Antonio Azzollini (Pdl): senatore e sindaco del comune di Molfetta
Daniele Bosone (Pd): senatore e presidente della provincia di Pavia
Luigi Cesaro (Pdl): deputato e presidente della provincia di Napoli
Edmondo Cirielli (Pdl): deputato e presidente della provincia di Salerno
Nicolò Cristaldi (Pdl): deputato e sindaco di Mazara del Vallo
Luciano Dussin (Lega): deputato e sindaco del comune di Castelfranco V.
Antonello Iannarilli (Pdl): deputato e presidente della provincia di Fr
Giulio Marini (Pdl): deputato e sindaco del comune di Viterbo
Daniele Molgora (Lega): deputato e presidente della provincia di Brescia
Vincenzo Nespoli (Pdl): senatore e sindaco del comune di Afragola
Adriano Paroli (Pdl): deputato e sindaco del comune di Brescia
Antonio Pepe (Pdl): deputato e presidente della provincia di Foggia
Ettore Pirovano (Lega): deputato e presidente della provincia di Bergamo
Fedele Snaciu (Pdl): senatore e presidente della provincia di Olbia-Tempio
Cosimo Sibilia (Pdl): senatore e presidente della provincia di Avellino
Roberto Simonetti (Lega): deputato e presidente della provincia di Biella
Raffaele Stancanelli (Pdl): senatore e sindaco del comune di Catania
Michele Traversa (Pdl): deputato e sindaco del comune di Catanzaro
Gianvittore Vaccari (Lega): senatore e sindaco del comune di Feltre
Marco Zacchera (Pdl): deputato e sindaco del comune di Verbania
Domenico Zinzi (Udc): deputato e presidente della provincia di Caserta

P.S.: notare come tutti, tranne Daniele Bosone del Pd, siano parlamentari appartenenti a partiti del centro-destra (Pdl, Lega Nord e Udc).

Per i 22 parlamentari adesso ci sarà “l’obbligo di optare per una delle due cariche”, dice Valerio Onida, Presidente Emerito della Corte Costituzionale. Ci saranno quindi degli effetti immediati, ma se un politico non dovesse scegliere tra i due incarichi spontaneamente ci sarebbe l’intervento “della giunta per le elezioni, che ha il compito di valutare l’ineleggibilità e l’incandidabilità dei parlamentari e che aprirebbe subito un procedimento”.

giovedì 20 ottobre 2011

Muammar Gheddafi è morto


Muammar Gheddafi è morto (Sirte, 7 giugno 1942 - 20 ottobre 2011).

Libia: dopo otto mesi di guerra, è stato ucciso l'ex rais Gheddafi (69 anni).
(le prime foto del suo cadavere).

La gente in strada fa festa, finalmente la Libia è libera.


La reazione del premier italiano, Silvio Berlusconi: "Sic transit gloria mundi".

Il futuro che attende l'Italia - Eugenio Benetazzo


Intervista a Eugenio Benetazzo, economista:

La maggior parte delle mail che mi sono arrivate in queste settimane menzionano il rischio di imposta patrimoniale in Italia. Premesso che con un patrimonio di 8 trilioni di Euro suddiviso tra asset finanziari e beni immobili, l'Italia ha una base imponibile che nessun altro Paese al mondo può vantare e darebbe adito alla presunzione che da qui a qualche mese qualche governo, soprattutto imposto dall'alto, quindi un governo tecnico, metta in essere una di queste strategie per il risanamento dei conti pubblici. La dimensione di questo intervento non può essere nota, ma solo ipotizzata. C'è chi stima un 3, 4, 5% cumulato tra patrimonio immobiliare e finanziario e che, oggettivamente, darebbe l'ammontare di risorse finanziarie necessarie per l'abbattimento consistente dello stock di debito pubblico italiano. [...]

lunedì 17 ottobre 2011

"Facciamo la rivoluzione, ma la rivoluzione vera..."


"Io lascio oppure facciamo la rivoluzione, ma la rivoluzione vera... Portiamo in piazza milioni di persone, cacciamo fuori il palazzo di giustizia di Milano, assediamo Repubblica... Non c'è un'alternativa...". (dal minuto 3:50)
 Silvio Berlusconi, Presidente del Consiglio

Passaparola - Sprofondo Internet - Claudio Messora


Passaparola di Claudio Messora:
Qualcuno ha detto che Internet sia la più grande invenzione dopo quella di Gutenberg , avvenuta oltre 500 anni fa. In realtà, la Rete più che altro ha inciso sulle carte geografiche. Ha reso piatta la Terra. Ha avvicinato popoli e città. Ha costruito interminabili ponti che possono essere attraversati alla velocità della luce. Per questo, Internet è molto più simile alla scoperta e alla commercializzazione dell'energia elettrica, che anche lei, aveva accelerato pensieri e idee, allungando le ore di lavoro grazie all'illuminazione, permettendo l'edificazione di altissimi grattacieli grazie alla costruzione di potenti, infaticabili ascensori, alimentando motori elettrici che hanno velocizzato la produttività delle industrie, accendendo le radio e le televisioni. Internet non è una cosa e non è un luogo. E' un fattore di moltiplicazione. E' pensiero puro, fissato nel tempo come pitture rupestri e trasmesso istantaneamente alla velocità della luce. Internet è l'aggiunta della telepatia ai sensi dell'uomo, è il teletrasporto dell'intelligenza, è un cantiere dove ognuno aggiunge e sposta incessantemente il suo mattoncino. E poi lo lascia lì, a disposizione degli altri. [...]

sabato 15 ottobre 2011

Indignati, proteste in tutto il mondo


Indignati, proteste in tutto il mondo. Una manifestazione "globale", dall'Asia all'Europa, come globale è ormai il movimento degli  "indignados"/"indignati", la protesta di giovani, disoccupati e precari nata lo scorso maggio in Spagna sull'onda della crisi economica: nella giornata di oggi, 15 ottobre, a cinque mesi esatti dallo scoppio della protesta a  Madrid, saranno quasi 1000 le concentrazioni e i cortei in tutto il mondo. Secondo gli organizzatori, 952 città in oltre 82 paesi saranno interessate dalla protesta.

In Italia: la manifestazione nazionale è a Roma (attese più di 200mila persone "indignate"), ma anche in molte altre città (Milano, Torino, Napoli, Genova) sono stati organizzati presidi di protesta. (guarda le foto) La polizia avverte: attenti agli infiltrati.

venerdì 14 ottobre 2011

Le proteste degli indignati in tutta Italia


Mentre alla Camera si votava per l’ennesimo voto di fiducia richiesto da questo "governo", fuori la piazza ha fatto sentire la sua voce.

Roma - Gli indignati della capitale, da due giorni accampati in via Nazionale davanti alla sede della Banca d’Italia, questa mattina in concomitanza con l’esito del voto si sono spostati, con in testa un drago di cartapesta, proprio davanti a Montecitorio. Non solo studenti, ma anche giovani precari, ricercatori, singoli cittadini, esponenti del popolo viola: moltissime le persone che si sono aggiunte alla protesta in direzione della Camera dei deputati, al grido di “nessuno ci rappresenta”. Il malcontento per la situazione politica ed economica del Paese è troppa e qualcuno, appresa la notizia della fiducia ottenuta sul filo del rasoio dal governo si Silvio Berlusconi, ha fatto partire un lancio di uova gridando: “vergogna”.

Oltre che nella capitale ci sono state manifestazioni anche in altre città.

Milano - Nel corso del corteo organizzato dal Coordinamento dei collettivi per protestare contro il governo e la manovra economica, irruzione e lancio di uova di un gruppo di indignati nella sede della banca americana Goldman Sachs e proteste degli studenti davanti agli uffici di Fininvest. Presi di mira anche vetrine, sportelli bancomat di alcune banche e uffici dell’Inps.
(guarda le foto - il video)

Prove generali in vista della manifestazione nazionale di domani a Roma.

Fiducia, Berlusconi si salva

Berlusconi ottiene (ahimè) l'ennesima fiducia con 316 voti a favore.


Ma il governo reggerà fino al 2013?

giovedì 13 ottobre 2011

Popolazione mondiale nel 2050, ci sarà posto per tutti?

Secondo l'Onu, la popolazione mondiale raggiungerà quota 7 miliardi il prossimo 31 ottobre (quella italiana, la conosceremo a marzo 2012, con i primi dati del censimento).
A questo ritmo nel 2050 saremo 9 miliardi, con buona pace di Malthus che già nell'800 lamentava i danni della sovrappopolazione. Il tasso di fertilità da allora non è mai sceso: se per passare da un miliardo a due sono serviti 123 anni (1804-1927), per arrivare a 5 miliardi ne sono trascorsi altri 60 e per arrivare da 6 a 7 miliardi appena 12. La Cina è in testa, con 1,5 miliardi di persone, saguita dall'India.
C'è posto per tutti, dice l'economista inglese Raj Patel: basta redistribuire le risorse. Ma modificare lo scenario grottesco di nazioni ricche e obese da una parte e povere e malnutrite dall'altra sarà difficile: nei prossimi 10 anni si prevede un aumento del prezzo dei cereali del 20%.

Il discorso di Berlusconi

Oggi, il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, si è recato alla Camera per il suo discorso (dopo la debàcle di martedì). Venti minuti di intervento, undici applausi (della maggioranza) e ben dodici  sbadigli di Umberto Bossi. L'aula rimane per metà vuota; l’opposizione (Pd, Idv e Terzo Polo), per la prima volta compatta, non si è presentata in aula per protesta: "Che il premier parli pure da solo". Berlusconi ha chiesto nuovamente la fiducia per il suo governo ed ha ribadito che non ha nessuna intenzione di fare "passi indietro". E' previsto per domani il voto di (s)fiducia al Governo Berlusconi.

mercoledì 12 ottobre 2011

L’immagine dell’Italia all’estero, grazie a Berlusconi

Durante la puntata di Ballarò di ieri sera un servizio ha mostrato alcuni tra i più curiosi gadgets legati agli scandali del Premier Silvio Berlusconi, liberamente acquistabili in rete da tutto il mondo.
Applicazioni smartphone, magliette, tazze da té, francobolli, adesivi, posters, cappellini, matriosche, cocktails, serate a tema, brani musicali, perfino pizzerie e locali notturni. Il nome del nostro Premier e l'ormai assai noto "bunga bunga" sono diventati un marchio sfruttato in tutto il mondo per produrre gadgets di ogni sorta.
Un chiaro esempio dell’immagine del nostro Paese e della reputazione di cui godiamo.

Caro ministro Ignazio La Russa: du iu spick inglisc?!

Il Ministro della Difesa e Parlamentare italiano, Ignazio La Russa, durante una conferenza stampa, cerca di parlare inglese ma non ci riesce. Interviene in suo aiuto il collaboratore (il suo capo di gabinetto), ma viene prontamente interrotto/fermato: "Non no no ... non dir ... faccio io! Allora ... io ... mmmh .... faccio come dico io!".

martedì 11 ottobre 2011

Governo Berlusconi battuto. E adesso cosa succederà?

Governo Berlusconi battuto sul rendiconto generale dello Stato (articolo 81 della Costituzione). E adesso cosa succederà?

Esiste un precedente: nel 1988 anche il governo Goria venne battuto su un emendamento al Bilancio. Il Presidente Consiglio salì quindi al Quirinale ...